Olimpiadi, c’è chi dice no. Rifondazione: “Sprechi e danno al territorio”

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Riceviamo e pubblichiamo:

LECCO – “L’ Italia si è aggiudicata le Olimpiadi invernali per il 2026 e gia’ in molti salutano positivamente questa decisione,noi ci asteniamo da facili entusiasmi perche’si dovranno affrontare costi esorbitanti ( in Corea sono costate 13 miliardi e in Russia addirittura 50 miliardi!) con l’illusione di qualche migliaio di posti di lavoro che si esaurirebbero una volta conclusi i giochi.

L’esperienza di Torino 2016 è stata lampante: preventivo di 500 milioni, costo reale di 3, 5 miliardi, gestione privata con uomini della Fiat, devastazione di foreste, impianti abbandonati e saccheggiati, oggi bivacco di disperati. Il 93% pagato dal pubblico e una conseguenza di tasse aggiuntive per i cittadini per 20 anni.

Otto città di tutto il mondo, come Salisburgo nel 2014, hanno ritirato la candidatura perché gli accordi col CIO (Comitato Olimpico Internazionale) risultano contratti capestro che vincolano le città stesse ma lasciano libero il CIO di modificare le cose a piacere.
Intanto gli impianti sportivi dei nostri centri e delle Scuole, come si può facilmente constatare, sono fatiscenti e del tutto insufficienti, mentre praticare sport per i ragazzi e i giovani è un lusso.

Intanto incendi terribili come quelli del 30 ottobre 2017 in Lombardia hanno provocato danni incalcolabili mettendo in ginocchio agricoltori e allevatori. La siccità, causa degli incendi, si può contrastare, basta volerlo!

Nel Veneto l’uragano del 30 ottobre 2018 ha provocato 1,7 miliardi di danni e molte vittime e a fronte di questo, con la legge di bilancio sono stati tagliati drasticamente fondi contro il dissesto idrogeologico,nella nostra provincia abbiamo assistito da poco a una terribile inondazione che ha colpito la Valsassina e l’ alto lago. Qui sì che dei piani intelligenti contro il dissesto e per la prevenzione assicurerebbero migliaia di posti di lavoro e la sicurezza dei cittadini!

Diciamo NO a interventi propagandistici, temporanei e costosi.
Diciamo SI a interventi generosi per lo sport di tutti e a un piano serio e costante, a tappeto, per il risanamento e la prevenzione dei danni idrogeologici del territorio in cui viviamo”.

Federazione Provinciale Partito della Rifondazione Comunista di Lecco