Ordinanza affama-randagi, Brambilla: “Bene la marcia indietro, ora il canile”

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L'onorevole Michela Vittoria Brambilla presidente di Leidaa
L'onorevole Michela Vittoria Brambilla presidente di Leidaa

L’onorevole lecchese esorta il sindaco Mauro Gattinoni a dotare Lecco di un canile

“Noi di Leidaa volentieri mettiamo a disposizione la nostra esperienza nella gestione degli animali, randagi e selvatici”

LECCO – “Come altri sindaci che ci avevano provato in passato, anche il primo cittadino di Lecco innesta la marcia indietro sull’ordinanza che vieta di somministrare cibo agli animali selvatici e randagi. Mi auguro che la manovra sia completata e l’ordinanza sparisca del tutto”.

Lo afferma l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando la decisione di “riconsiderare” il provvedimento dopo il 23 ottobre annunciata dal sindaco Mauro Gattinoni.

“Sul fronte legale non ci fermiamo: abbiamo già presentato una richiesta di accesso agli atti, per capire su quali basi è stato adottato il provvedimento, e un’istanza di revoca in autotutela, perché l’amministrazione ritiri l’ordinanza senza se e senza ma. E ora speriamo che il sindaco si dedichi alla costruzione del canile, togliendo Lecco dall’imbarazzante primato di essere l’unico capoluogo di provincia del Nord Italia a non disporne. Struttura promessa, oltre che da lui, anche dalle due precedenti amministrazioni di centrosinistra del sindaco Virginio Brivio. Se poi l’attuale amministrazione volesse praticare il metodo del dialogo con le associazioni, noi di Leidaa volentieri mettiamo a disposizione la nostra esperienza nella gestione degli animali, randagi e selvatici”.