Ostello, Sanseverino (PD): “C’è chi lavora e c’è chi grida allo scandalo”

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ostello della gioventù lecco

La replica della maggioranza sull’ostello. Interviene Anna Sanseverino, consigliera del PD

“Non è esatto dire che non c’erano tutte le autorizzazioni a chiusura del cantiere. Canone gestore? L’opposizione ne ha chiesto conto per mesi”

LECCO –  “L’apertura dell’Ostello di Lecco è certamente un tema che sta a cuore a tutti i consiglieri e non solo a una parte. Per questo il sopralluogo organizzato a metà novembre ci ha permesso di verificare in prima persona come stanno le cose: durante i mesi estivi Ristogest ha lavorato in modo puntuale e solerte e infatti i diversi ambienti sono molto curati e pronti ad essere utilizzati. Alcuni consiglieri sembrano più interessati a gridare allo scandalo piuttosto che a riconoscere tutto il lavoro messo in atto in questi mesi dagli uffici del Comune e dallo stesso gestore”.

Così la consigliera comunale Anna Sanseverino, presidente della commissione Turismo e Cultura, replica alle parole dei consiglieri di Forza Italia – Lecco Merita di Più (vedi articolo) riguardo alla mancata apertura dell’ostello e la questione delle autorizzazioni.

“Sicuramente la storia infinita di diciassette anni di cantiere non ha aiutato a mettere insieme tutte le carte che servono per l’apertura – spiega Sanseverino – Non è esatto, tuttavia, affermare che non ci fossero tutte le autorizzazioni al momento della chiusura del cantiere: al contrario i Vigili del Fuoco (come ben precisato durante il sopralluogo del 18 novembre scorso) già nel luglio 2021 avevano dato parere positivo sul collaudo della struttura, seppure vincolato a una nuova verifica dopo l’installazione dell’area fuochi in cucina e il completamento dell’arredamento”.

ostello della gioventù lecco“Sorprende – conclude Sanseverino – che la minoranza, dopo aver chiesto per mesi il pagamento del canone dovuto dal gestore, diventi improvvisamente avvocato difensore e chieda di rivedere gli obblighi contrattuali, dimenticandosi dell’impegno – sottoscritto dal gestore – ad aprire la struttura entro cinque mesi dalla firma del contratto. E in primavera il problema non erano certamente le certificazioni sui mobili, dato che i mobili non erano ancora stati scelti e ordinati! Per fortuna gli attuali dirigenti comunali hanno ben chiaro l’obiettivo dell’amministrazione e il dialogo con il gestore sta portando a individuare tutte le soluzioni tecniche necessarie per garantire la presentazione della Scia e la fondamentale apertura dell’ostello che, proprio per la qualità messa in campo da chi l’ha allestito in questi mesi, merita più rispetto e non la ricerca della polemica fine a sé stessa”.