Potere al Popolo: “Il trasporto su ferro ha bisogno di più risorse”

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Potere al Popolo Lecco.

Il trasporto pubblico su ferro ha bisogno solo di una cosa per diventare veramente un servizio efficiente per i cittadini: più risorse. Negli ultimi 15 anni il calvario dei pendolari lecchesi non ha mai avuto sosta, i ritardi e le soppressioni sono una costante che esaspera e demoralizza chi prende il treno.

Le promesse della Regione Lombardia sono state infinite:

  • 2004 Il passante ferroviario di Milano avrebbe risolto i problemi del sistema regionale
  • 2008 Il raddoppio ferroviario avrebbe risolto i problemi della linea Lecco Milano
  • 2009 L’inaugurazione della linea S8 Lecco Milano avrebbe permesso un treno ogni 30 min.
  • 2010 L’acquisto di nuove motrici e carrozze avrebbe risolto il problema dei guasti
  • 2015 Con l’Expo di Milano ci sarebbero state risorse aggiuntive per le linee
  • Con i nuovi orari si sarebbe venuti incontro alle esigenze dei pendolari
  • Con la creazione di Trenord la gestione del sistema regionale sarebbe stata semplificata

Eppure siamo ancora qui a contare ritardi e soppressioni come 15 anni fa, con un assessore regionale che pochi giorni fa ha dichiarato: ‘da gennaio 2020 entreranno gradualmente in servizio 176 nuovi treni’ (ma non dovevano essere già stati acquistati nel 2010?) e nuovi tecnici che suggeriscono di triplicare le linee in corrispondenza delle stazioni del meratese per rendere più fluido il passaggio dei treni (ma non dicevano che il raddoppio avrebbe risolto tutto?) Ad ogni soluzione miracolosa che fallisce si rilancia con un’altra, creando nuove speranze solo per chi non ha memoria delle promesse passate.

Per far funzionare un sistema in modo ottimale servono più risorse per la manutenzione delle infrastrutture, per l’acquisto vero di motrici e carrozze, per aumentare gli organici. E solo una gestione pubblica senza ricerca di profitto può realizzare tutto questo a beneficio della collettività e della mobilità sostenibile.

Immaginare che si possa gestire un sistema ferroviario (o un altro bene comune) in modo efficiente e in più ricavarci un profitto è una favola del liberismo smentita ovunque nel mondo. Il trasporto pubblico è un servizio al cittadino, che deve essere sostenuto dalla fiscalità generale.

Non si tratta di accusare un gestore di non saper fare il suo lavoro e chiedere una nuova gara per far subentrare gestori più efficienti, perché non si può cavare sangue dalle rape: senza soldi aggiuntivi nessuno può fare miracoli anzi! La gestione privata dei servizi pubblici a scopo di profitto porta allo sfruttamento della rete risparmiando sulla manutenzione (vedi ponte Morandi)”.