Quarto Ponte, il veto della Provincia: “Lo svincolo di Pescate non si tocca”

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Terzo quarto ponte

Conferenza preliminare sulla viabilità tra il Bione e il nuovo ponte con Pescate

E’ scontro tra Comune e Provincia sulle sorti dello svincolo alla SS36

LECCO – Si è svolta ieri mattina la conferenza di servizi preliminare indetta dal Comune di Lecco per confrontarsi sul riordino della viabilità del Bione in vista della realizzazione del nuovo ponte con Pescate, che scorrerà accanto al Ponte Manzoni della superstrada.

Per l’amministrazione comunale è stata l’occasione, annunciata, per proporre le modifiche al progetto del cosiddetto ‘quarto ponte’ prevedendone il doppio senso di marcia, ovvero di dedicare al traffico in uscita dalla città la corsia originariamente pensata come ciclopedonale.

“Abbiamo presentato tre ipotesi progettuali – spiega il sindaco Mauro Gattinoni – Anas e Regione non si sono espressi al momento, lo faranno solo sul progetto definitivo. Non hanno detto di no, quindi, per noi questo è importante e ci spinge a portare avanti la progettazione sulla soluzione per che reputiamo la migliore, dopodiché convocheremo la conferenza dei servizi decisoria, nella quale gli enti saranno chiamati ad esprimersi”.

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Il sindaco Mauro Gattinoni

La decisione di convocare una riunione preliminare “è stata una scelta voluta appositamente per dare degli elementi a tutti i soggetti istituzionali coinvolti, così come abbiamo fatto nelle scorse settimane con i sindaci dei comuni limitrofi” spiega Gattinoni.

La proposta che il Comune andrà ad elaborare è già stata presentata in municipio nei giorni scorsi e prevede una maxi rotonda che andrà ad occupare l’attuale parcheggio di fronte al centro sportivo (vedi articolo), una seconda rotatoria vicino alla rampa di ingresso della SS36 e quindi la doppia corsia sul nuovo ponte.

La proposta di progetto della nuova viabilità al Bione con l’innesto del quarto ponte a doppio senso di marcia

Secondo il piano elaborato dall’amministrazione comunale, l‘attuale svincolo di Pescate per l’ingresso in super è destinato alla chiusura e il traffico fatto defluire al Bione per accedere nuovamente alla SS36 dalla rampa di Lecco:

“Sarebbe una contraddizione mantenere quello svincolo – dice Gattinoni – in caso di incidente stradale, continuerebbe a bloccarsi sia il traffico in arrivo dalla galleria del Monte Barro e si creerebbero code anche per chi arriva da Pescate. Chiudendolo permetteremmo di alleggerire i flussi di traffico in SS36 e in caso di incidente deviare i veicoli in transito sul Ponte Manzoni allo svincolo del Bione”.

Le due rotatorie previste

Una soluzione che la Provincia non condivide: “Non siamo ‘contro’ il Comune, ma Lecco sa da tempo che per noi il mantenimento dello svincolo di Pescate è una condizione imprescindibile – spiega Mattia Micheli, vicepresidente e consigliere provinciale delegato alla viabilità – siamo disposti a valutare le proposte purché il progetto di sdoppiamento della corsia da Pescate non venga snaturato”.

“Non possiamo pensare – dice Micheli – che le 15 mila auto in arrivo quotidianamente dalla Provinciale 72 alla Statale 36 vengano dirottate al Bione, perché solo il 40% ha quella destinazione. Le altre 9 mila vetture che vogliono proseguire sulla statale dovrebbero immettersi allo svincolo successivo, ancor più pericolo di quello di Pescate, più corto e prossimo al raccordo per la Valsassina”.

Mattia Micheli
Mattia Micheli, vice presidente della Provincia di Lecco

La Provincia, in sede di conferenza dei servizi, ha fatto richiesta di sospensiva della stessa riunione: “Lecco non si è presentata con un progetto da valutare – spiega Micheli – ma crediamo anche che il Comune debba decidere cosa progettare: la conferenza avrebbe dovuto entrare nel merito della viabilità allo svincolo del Bione, non dello svincolo di Pescate”.