Reddito di Cittadinanza e navigator, la Regione chiede chiarimenti

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Approvato in aula un documento che chiede al precisazioni al Governo

Navigator, prestazioni sociali e centri per l’impiego tra le questioni da chiarire

MILANO – Chiarire il ruolo e il profilo professionale dei navigator ma al tempo stesso verificare se l’erogazione del reddito di Cittadinanza influisca sulle prestazioni sociali agevolate erogate da Regioni e Enti locali, mutando la situazione reddituale. E’ quanto chiede una mozione presentata dal PD (prima firmataria Carmela Rozza) approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale Lombardo.

Il documento, emendato in diversi punti dopo l’intervento in Aula dell’Assessore al Lavoro Melania Rizzoli,  invita il Presidente e gli Assessori competenti a continuare l’impegno manifestato da Regione Lombardia in sede di Conferenza Stato-Regioni anche sul potenziamento del personale e delle dotazioni dei centri per l’impiego , per la formazione e il potenziamento del personale del Comuni coinvolti nella sottoscrizione del Patto per l’inclusione sociale.

La mozione chiede inoltre di valutare come i percettori di Naspi possano avere accesso all’Assegno di Ricollocazione, strumento questo ritenuto dalla nuova disciplina di Dote Unica Lavoro alternativo e complementare alla stessa.

“Noi – ha detto Carmela Rozza – politicamente non approviamo questa misura perché crediamo  che non aiuti a trovare lavoro. Però è una misura che va applicata e quindi nel documento abbiamo evidenziato quelli che secondo noi sono i “buchi neri” del provvedimento  affinché la sua attuazione sia efficace e meno problematica possibile”.

Cinque Stelle: “Nessun buco nero, problematiche già risolte”

Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Fiasconaro non c’è invece “nessun buco nero, tanto è vero che le cose che stanno scritte nel documento la Regione le sta facendo e le riunioni fatte fino a questo momento hanno permesso di risolvere alcune problematiche che erano state evidenziate”.

Lega: “Evitare situazioni ambigue”

Nella discussione in Aula è anche intervenuto il Presidente della Commissione Attività Produttive Gianmarco Senna (Lega) che ha sottolineato come la Regione si stia muovendo per un percorso di applicazione del provvedimento lineare e comprensibile.

“Soprattutto– ha detto Senna – su come il reddito di cittadinanza vada considerato ai fini dell’Indicatore Isee, anche per evitare  situazioni ambigue o malfunzionamenti della macchina regionale e il ruolo dei centri per l’impiego, che non  devono limitarsi a essere sportelli per la burocrazia ma luoghi deputati a lavorare al meglio nella sottoscrizione del Patto per l’inclusione sociale”.