Referendum per la centrale al Caleotto, Marelli: “Serve rispetto delle regole, non improvvisazione”

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alfredo marelli
Alfredo Marelli

L’intervento nel dibattito politico dell’ex segretario cittadino del PD e presidente del consiglio comunale durante il primo mandato Brivio

“Il Consiglio comunale non può indire alcun referendum, e il Sindaco non può neppure chiederglielo”

LECCO – L’ex presidente del Consiglio comunale ed ex Segretario cittadino del Pd Alfredo Marelli, interviene nel dibattito politico che si è acceso attorno alla proposta di un referendum consultivo sul nuovo impianto di produzione di energia nell’area ex Caleotto.

Marelli commenta la richiesta indirizzata al sindaco Mauro Gattinoni e al presidente del Consiglio comunale, firmata dai capigruppo Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) e Lorella Cesana (Lecco Ideale), che chiedono al Consiglio di “deliberare l’indizione di un referendum consultivo e confermativo”.

“I due dimostrano una grandissima ignoranza nella conoscenza dei Regolamenti Comunali – afferma Marelli –. Il Consiglio comunale non può indire alcun referendum, e il Sindaco non può neppure chiederglielo”.

L’ex presidente ricorda che il Regolamento comunale e lo Statuto stabiliscono procedure precise: “Il referendum può essere proposto anche da uno o più gruppi presenti in Consiglio, ma devono esserci promotori ufficiali, che presentino il quesito e ottengano il parere del Comitato Tecnico di Garanzia. Non siamo più ai tempi di Ponzio Pilato, che chiese al popolo chi volesse liberare tra Gesù e Barabba: oggi la democrazia si esercita nel rispetto delle regole”.

Il riferimento di Marelli è anche normativo: l’articolo 22, comma 1, dello Statuto comunale, prevede infatti che il referendum consultivo possa essere richiesto “da almeno 1.800 cittadini elettori del Consiglio comunale o dalla maggioranza assoluta dei consiglieri, escluso il Sindaco”.

“È giusto che i cittadini partecipino – conclude Marelli – ma occorre farlo con serietà istituzionale e nel quadro normativo previsto. Le regole non sono un ostacolo, ma una garanzia per tutti”.