Regione, Letizia Moratti si dimette: “Venuta meno la fiducia con Fontana”

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Strappo della Moratti, che lascia l’incarico da assessore e vicepresidente in Regione

“Lentezza e difficoltà di azione, questa amministrazione non risponde più all’interesse dei lombardi”

 

MILANO – “Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione. Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia. Un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi”.

Così Letizia Moratti, vicepresidente e assessore regionale, annuncia così le sue dimissioni dalla giunta di Regione Lombardia, di cui fa parte dal gennaio del 2021, subentrando a Giulio Gallera. Le tensioni tra governatore e la sua vice si erano acuite in vista della corsa delle prossime elezioni al Pirellone  e della scelta del candidato che dovrà rappresentare il centrodestra per la quale entrambi sarebbero in gioco:

“Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico – scrive Moratti in un post –  anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia. Da una parte prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa. Dall’altra – aggiunge – registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini. Si tratta di tre esempi, emblematici di una diversa impostazione politica in questo ambito”.

Attilo Fontana e Letizia Moratti nel 2021

“Credo infatti che se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio all’adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi – prosegue Moratti – Che è riuscita grazie allo straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi, così come all’enorme impegno di medici, infermieri, militari, protezione civile e volontari, protagonisti di un processo che ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura. Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido”.

“Nel dare le dimissioni, con spirito di correttezza e lealtà – conclude – sottolineo che rimango a disposizione della Regione per un ordinato passaggio di consegne dello stato di avanzamento dei progetti che ho e abbiamo attivato. Mi riferisco a temi e politiche che mi stanno particolarmente a cuore, oggetto delle mie ultime proposte di delibere che riguardano importanti investimenti pubblici per la salute dei cittadini, per la realizzazione di ulteriori Case di Comunità e per ridurre drasticamente le liste di attesa negli ambulatori”.

La replica di Fontana: “Guarda verso sinistra”. Le deleghe a Bertolaso

“I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati. È chiaro che guarda verso sinistra e non da oggi”. Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi a Roma per una serie di incontri sul tema dell’Autonomia, dopo aver appreso la notizia delle dimissioni di Letizia Moratti.

“È sorprendente – prosegue il governatore – che l’assessore al Welfare dichiari oggi che l’azione della Giunta non sia sufficiente. Ne fa parte da un anno e mezzo e non mi pare che abbia sollevato mai problemi. Ciò che però conta oggi è che l’eccellente lavoro sulla campagna vaccinale e sul recupero delle prestazioni frenate dal Covid, non può fermarsi. Su questo sono impegnati i direttori generali di tutte le Ats e Asst della Regione ed è necessario non perdere nemmeno un attimo”.

“Procediamo – conclude il presidente Fontana – immediatamente alla nomina di un assessore al Welfare che si occupi, senza distrazioni politiche, esclusivamente dei bisogni dei cittadini a partire dagli interventi sulle liste di attesa. Per questo, dopo aver informato i leader del centrodestra, ho deciso di affidare la delega del Welfare al dottor Guido Bertolaso, protagonista della campagna vaccinale in Lombardia e profondo conoscitore della macchina operativa della sanità lombarda”