Scuola, lettera aperta della Senatrice Faggi (Lega) al Ministro Azzolina

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Antonella Faggi

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

Mi permetto di scrivere  pubblicamente a Lei, che rappresenta con il Suo alto ruolo la “spina dorsale“ dell’Italia intera: la scuola, indiscusso simbolo dell’Istruzione.

Un passo indietro nel tempo, con me Sig. Ministro. È noto che ciascuno di Noi, indipendentemente dall’età, porti dentro di se’ il ricordo degli anni in cui è stato studente, dalle Elementari al Liceo e oltre.

Ne è un esempio il sentimento forte ed indelebile del primo giorno: seduti tra i banchi con  molti altri bimbi, tutti con gli occhi pieni di curiosità e gioia. Ma anche qualche lacrima, che segnava  il passaggio di quell’essere un po’ meno “piccoli”. L’odore degli astucci con le matite colorate ed appuntite. I quaderni intonsi,  senza le” orecchie “ delle pagine e le cartelle che sembravano enormi…più appesi noi a loro che viceversa.

E poi le  Scuole Medie. Dismessi i grembiuli infantili, si faceva strada il periodo per antonomasia più critico, ma anche più divertente e strano: l’adolescenza. Con il suo carico di ormoni stravolti e bollenti che ha spesso trovato ragionevoli spiegazioni  e soluzioni tra le mura scolastiche. E il tempo, che corre veloce, approdava ai Licei con il suo carico di giovani uomini e donne, pronti ad affacciarsi  increduli ad una vita “quasi adulta”. Perché le inclinazioni, i pensieri, che negli anni scolastici si erano formati, cominciavano a prendere forma. Il  volano delle scelte future, dei progetti di vita. Che segnavano un passo importante: il guardare solo avanti.

Ma anche i genitori hanno sempre sentito nella Scuola quell’importante “scudo” per le loro difficoltà, o necessità, con i figli. Hanno sempre vissuto il confronto scuola-famiglia come il “contraddittorio”,necessario e costruttivo, per il loro difficile compito genitoriale.

E come non pensare agli Insegnanti? Fondamentali figure di riferimento, che da sempre dispiegano le loro inesauribili forze per trasmettere il “sapere “ in tutte le sue forme e contenuti. Combattivi, dolci, burberi, severi , amichevoli se ne possono  incontrare di ogni tipo. Ma hanno un comune denominatore: sono sempre pronti ad intervenire, accudire, sostenere e non solo ad insegnare!! Gli anni scolastici, da decenni, si sono  “srotolati” così…segnando il loro “lento passo” tra l’inizio dell’Autunno e la fine della Primavera. Accompagnando la nostra “evoluzione”  culturale ma anche umana.

Sono certa,  gentile  Ministro, che anche Lei ha provato nella Sua vita scolastica , tante emozioni, paure, rimpianti, gioie e altro ancora. Se è così, e non ho motivo di dubitarne: si fermi, ci pensi, si ricordi, rifletta e cambi rotta. Si metta a lavorare per quella spina dorsale che se lei spezzerà creerà danni irreparabili. Dia le stesse certezze, che abbiamo avuto sia Lei che io come studenti, ad altri studenti. Abbiamo età differenti, ma a Noi hanno dato la possibilità di viverla la Scuola! L’abbiamo amata e vissuta e lei ha amato noi”.

“Gentile Ministro, Lei più di me, deve essere grata a questa creatura. Restituisca al più presto dignità a questo “segmento di vita “ comune a tutti gli Italiani. Perché Scuola era ed è anche casa, ritrovo, rifugio, perché Scuola era ed è anche affetto, amore e ribellione, perché Scuola era e sarà sempre scuola, perché Scuola è vita che accompagna la vita.

Cordialmente
Sen. Antonella Maria Faggi
(Lega Salvini Premier – Psdaz)