Sicurezza in stazione, il deputato Zoffili (Lega) scrive al Prefetto

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Eugenio Zoffili

Zoffili chiede appuntamento “per parlare della preoccupante situazione della stazione di Lecco”

“Chi delinque passa qualche ora in carcere e poi è di nuovo libero”

LECCO – “Sarò presto dal Prefetto di Lecco, dott. Michele Formiglio, per parlare della preoccupante situazione della stazione di Lecco”. Lo ha fatto sapere Eugenio Zoffili, deputato erbese della Lega e presidente della bicamerale Schengen.

“Venerdì Manaf Abuel Cocobissi, il “pugile” del sottopasso di Lecco, è stato assolto per gravi problemi mentali – ha detto Zoffili – uscirà dal carcere e passerà 2 anni in una “struttura idonea”. E poi? Ma non basta – ha proseguito – avanti un altro. Un senegalese ha tentato di rubare la pistola ad un agente, sempre nella stazione lecchese. Sarà malato anche lui? Qualche ora in carcere e poi via, liberi di delinquere nuovamente. Grazie giustizia italiana, con te ci sentiamo tuti più sicuri…” ha commentato.

Zoffili ha annunciato quindi la volontà di incontrare il Prefetto per parlare della sicurezza nella stazione di Lecco: “Chiederò un appuntamento, non solo come Deputato del collegio ma anche in veste di Presidente della bicamerale Schengen che tra le competenze ha il controllo e la vigilanza in materia di immigrazione”.

Lega, “assoluzione togolese è emergenza sicurezza”.

“Davanti a un verdetto di tale portata, non si può rimanere indifferenti. Chiederemo al ministro Bonafede di riferire in aula”.

Così i deputati e senatori della Lega Giulio Centemero, Roberto Paolo Ferrari, Alessandra Locatelli, Nicola Molteni, Eugenio Zoffili, Paolo Arrigoni, Antonella Faggi e Erica Rivolta, a seguito delle notizie stampa, che riferiscono dell’assoluzione del tologolese che lo scorso mese aveva aggredito due donne nella stazione ferroviaria di Lecco.

“Siamo davanti all’ennesima farsa – proseguono gli esponenti della Lega – è una falla del nostro sistema giudiziario l’automatismo processuale con il quale, ogni volta che viene evocata l’infermità mentale, corrisponde un’assoluzione, soprattutto quando a commettere il fatto sono immigrati. Uno stato di diritto solo per taluni e non per gli italiani. Con questa assoluzione non c’è solo il rischio di creare attenuanti, precedenti a chi arriva nel nostro paese e può aggirarsi indisturbato colpendo violentemente due cittadine, rimanendo così impunito. C’è anche un ulteriore pericolo: quello che queste situazioni possano generare un senso di insicurezza e sfiducia. Davanti a queste ingiustizie, è necessario non alimentare la rabbia e la frustrazione che provano i nostri cittadini e le forze dell’ordine, che con grande professionalità si sacrificano per la nostra sicurezza, ma accompagnare il sistema verso una riforma equa e garantista”.

Serve certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi. Il battibeccare di queste ore tra gli esponenti del governo sulla riforma è la riprova che non c’è una convergenza di intenti e un reale interesse per l’emergenza sicurezza in Italia, ma solo un “tirare a campare” per garantirsi l’agognato stipendio a fine mese e la tanto ambita poltrona. Nel frattempo continuano a verificarsi casi di violenza, come in queste ore, sempre nella stazione di Lecco, dove un senegalese ha tentato di rubare la pistola ad un agente dopo aver spintonato una giovane ragazza”.