Silea e le modifiche allo statuto. Appello per Lecco: “Perché questa fretta?”

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Gaia Bolognini

L’intervento di Appello per Lecco riguardo alle modifiche dello statuto di Silea

Il provvedimento sarà affrontato questa sera in Consiglio Comunale

LECCO – “All’Ordine del giorno del Consiglio Comunale di mercoledì 25 novembre è inserito il seguente punto: Modifica Statuto Silea SPA.

La proposta di delibera è una variazione statutaria della Società Partecipata Silea SPA (Società Intercomunale Lecchese per l’Ecologia e l’Ambiente per Azioni) con una modifica dell’oggetto sociale estendendo le missioni di servizio dell’azienda da una parte ed eliminando la promozione dello sviluppo sociale, economico e civile del territorio dall’altra. Sostanzialmente è Silea SPA a chiedere ai suoi azionisti (i Comuni soci) una modifica dello Statuto…non dovrebbe essere il contrario?

Con il cambio di Amministrazione del Comune di Lecco non si sono ancora insediate le Commissioni Consiliari con la nomina dei Presidenti di Commissione, quindi il tema non è stato analizzato da nessun consigliere (né di minoranza né di maggioranza) nella opportuna sede e non è stato avviato un confronto nel merito delle modifiche o sulle motivazioni che hanno indotto la richiesta del cambiamento statutario. Come può un consigliere votare in assoluta consapevolezza? Non è forse dovere del Sindaco e della Giunta fornire al Consiglio tutti gli elementi utili affinché ci sia un voto in totale coscienza?

La prima delle modifiche proposte su cui sarebbe utile interrogarsi riguarda la rimozione dall’oggetto sociale della “promozione dello sviluppo sociale, economico e civile del territorio”. Perché rimuovere da una società partecipata pubblica questo tema quando il Comune di Lecco, socio di maggioranza, è tra i promotori del “Distretto di Economia Civile” (tema tanto caro alla sinistra) e la stessa Silea SPA figura tra i primi aderenti?

Silea SPA ha già compiuto degli “sforamenti operativi” senza bisogno di modifiche statutarie, a cosa è dovuta quindi questa precipitosa richiesta agli azionisti che inibisce qualsiasi possibilità di reale dibattito e di preparazione da parte dei consiglieri comunali per presentare eventuali emendamenti finalizzati a migliorare l’estensione dell’oggetto sociale?
Gli altri temi su cui porre attenzione sono l’affidamento a Silea SPA della gestione dei centri del riuso dei materiali e l’affidamento della gestione dei servizi di manutenzione del territorio (verde, diserbo, parchi, argini dei fiumi, etc..) su settori che oggi non rappresentano il business aziendale e che meriterebbero una riflessione non solo in funzione di una oggettiva expertise da parte della società stessa, ma anche per via della possibile alterazione del mercato efferente ai servizi socio-occupazionali.

Ci sono inoltre le questioni legate agli affidamenti sulle progettazioni e alla vendita di energia elettrica e poi vorremmo capire se ci saranno ripercussioni dirette per i cittadini (aumento tributi?!?!?) da queste modifiche statutarie …insomma… ci sembra ci siano tanti e tali argomenti che meritano un necessario approfondimento sulla strategia industriale e politica della Società da non poter certamente essere liquidati con un voto al buio!
Le Società Partecipate devono essere strumenti a disposizione della collettività e non di lobby politiche che giocano all’esclusione dal processo decisionale con potenziali risvolti negativi nella filiera del coinvolgimento di tutti gli azionisti istituzionali.

Non saranno certo dieci giorni in più o in meno a fare la differenza, anche perché non pensiamo che tutti i Comuni soci di Silea (circa 90) saranno in grado di deliberare entro il 30 di novembre.

Appello per Lecco ha dichiarato fin dall’inizio di non voler scadere nella polemica, ma cercare di dare un contributo costruttivo: chiediamo pertanto di rinviare la delibera affinché sia possibile un approfondimento nella opportuna sede della Commissione Consiliare”.

Gaia Bolognini, portavoce di Appello per Lecco