Silea e rifiuti. Critiche a Lecco sul piano di indirizzo. M5S all’attacco

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Discussione in comune a Lecco sugli indirizzi per la gestione dei rifiuti

I 5 Stelle chiedono un piano di dismissione del forno inceneritore

LECCO – Si è aperta giovedì in municipio a Lecco la discussione sulle linee di indirizzo che i Comuni dovranno indicare a Silea per la gestione del ciclo dei rifiuti per il triennio 2019-2020. Un documento formulato dal comitato ristretto di Silea, composto da dieci primi cittadini, e che sarà prossimamente affrontato nell’assemblea dei sindaci per il via libera definitivo.

A Palazzo Bovara, l’atto è stato sottoposto alla consiglieri comunali. “E’ stato previsto un passaggio in commissione ma non vi sarà votazione in Consiglio, si tratta di un gesto di apertura del Comitato ristretto di Silea con l’obiettivo di raccogliere opinioni e suggerimenti utili” ha chiarito il consigliere comunale Elena Villa, che ha introdotto i lavori della commissione comunale.

Una scelta che non è piaciuta all’opposizione, che avrebbe voluto una partecipazione più incisiva ai processi decisionali. “Ancora una volta viene meno la funzione indirizzo Consiglio Comunale, rilegato ad una mera presa d’atto – è intervenuto Massimo Riva dei Cinque Stelle – siamo solo notai di una decisione già presa. Il nostro sindaco andrà all’assemblea di Silea senza mandato e senza un parere espresso dal consiglio comunale”

Critiche anche dal consigliere di sinistra, Alberto Anghileri e dalla Lega con l’intervento di Stefano Parolari, mentre dal Pd Stefano Citterio smorza i toni sottolineando l’importanza di raccogliere pareri sul documento.

L’assessore Alessio Dossi e la consigliera Elena Villa

“Personalmente valuto questo atto di indirizzo un passo in avanti rispetto all’indirizzo precedente, segna un cambio di impostazione ed è condivisibile nei suoi principi” ha sottolineato l’assessore all’Ambiente, Alessio Dossi, relazionando sul testo.

Il documento ribadisce quanto già deciso sul teleriscaldamento, ovvero la necessità di riconversione dell’impianto entro il 2032, alla scadenza dell’autorizzazione ambientale “e pone una sfida fondamentale – ha aggiunto l’assessore – una sfida posta a Silea di ragionare su se stessa per non farsi sorprendere dall’evoluzione che dovrà avvenire”.

Tariffazione puntuale dal 2020

Tra i punti trova spazio la tariffazione puntuale, “un obiettivo importante – ha sottolineato l’assessore Dossi – la proposta che sarà fatta a Silea è quella di prendersi in carico tutti gli elementi necessari per giungere all’istituzione della nuova tariffazione, con una valutazione dei costi che si dovranno affrontare per le migliorie tecniche”.

La richiesta a Silea è quella di giungere al 2020 con la partenza del servizio e nel 2021 estendere la tariffazione puntuale al 50% dei residenti in provincia di Lecco. Il Comitato ristretto conferma nel suo indirizzo la prosecuzione del progetto dell’impianto di produzione del biometano alla sede di Annone Brianza.

L’opposizione

Poco spazio, è la critica di Forza Italia con Emilio Minuzzo, è dedicato nel documento all’igiene urbano e la pulizia delle strade, un argomento che, ha ricordato il consigliere, interessa fortemente la città capoluogo.

I consiglieri ai banchi dell’opposizione

I 5 Stelle chiedono che sia Silea direttamente a farsi carico dei costi per l’introduzione della tariffa puntuale “perché il cittadino già finanzia questi investimenti con il pagamento della tariffa” ha ricordato Massimo Riva, inoltre si chiede ai sindaci che venga messo “nero su bianco” il progressivo piano, non di “riconversione”, ma di “dismissione” del forno inceneritore”

“Chiediamo a Silea di stendere uno studio di comparazione tra un piano economico finanziario che preveda l’utilizzo del forno inceneritore di Valmadrera (comprensivo di costi ambientali e sanitari) tenendo conto dei previsti aumenti dei costi industriali dello stesso e un piano economico finanziario che preveda lo spegnimento del forno inceneritore, l’avvio della tariffazione puntuale, il trattamento a freddo della frazione residua proveniente dai comuni facenti parte della provincia di Lecco – ha proseguito Riva – Il punto di superamento della curva di “vantaggio economico” del secondo piano economico, sul primo determinerà il percorso di dismissione del forno e la fine degli investimenti sullo stesso”.