Statale 36. Al via il primo tavolo in Regione. Ascoltati i sindaci

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Primo incontro al Pirellone sulle criticità della superstrada

Sono intervenuti diversi amministratori del territorio lecchese

MILANO – Annunciato nelle scorse settimane, si è aperto oggi, martedì 16 luglio, in Regione il primo tavolo tecnico sulla Statale 36: al centro dell’incontro le problematiche della superstrada, principale via di collegamento tra l’area di Milano e la Valtellina passando per la provincia di Lecco.

Problematiche, quelle al centro del confronto, che sono all’ordine del giorno e lo sanno bene gli automobilisti che la percorrono quotidianamente.

Il tavolo è stato coordinato dall’assessore regionale Claudia Terzi e ha visto la partecipazione, oltre che dei referenti Anas, dei sindaci e degli amministratori locali anche del territorio lecchese di Comune e Provincia, i quali hanno evidenziato le criticità nei tratti di super che ricadono sui loro comuni.

“E’ iniziato un ragionamento sugli interventi necessari da realizzare – commenta il sindaco di Dervio, Stefano Cassinelli, presente insieme a tutti i primi cittadini dell’area del lago – importante a nostro avviso che sia stata ribadita la necessità di voler procedere con il raddoppio dello svincolo di Piona e con il peduncolo di Dervio. E’ stato inoltre annunciato lo stanziamento di 350 mila euro per i monitoraggi operativi nella galleria Monte Piazzo e altri 300 mila per il monitoraggio della frana nello stesso punto. Anche la Strada Provinciale 72 sarà oggetto di miglioramenti poiché è l’unica alternativa alla SS36 in caso di problemi”.

Tra gli interventi annunciati c’è anche l’eliminazione del passaggio a livello di Bellano e la realizzazione dell’ultimo tratto della ciclabile di Abbadia Lariana, la terza corsia del Terzo Ponte a Lecco, la messa in sicurezza del tratto Giussano/Lecco.

“Lecco è al centro dell’importante snodo viabilistico ma è caratterizzato da linee di flusso E deflusso molto fragili – ha sottolineato il vicesindaco di Lecco, Francesca Bonacina – Come amministrazione abbiamo chiesto che la nuova carreggiata del Terzo Ponte abbia una doppia direzione di marcia per consentire gli spostamenti, il riordino dell’area dello svincolo del Bione, dove si innesta anche la Lecco Bergamo, e una soluzione alternativa per il transito dei mezzi che trasportano materiali esplosivi, che oggi sono deviati verso il lungolago. Proposte operative che abbiamo raccolto in un documento consegnato già nei giorni scorsi in Regione”.

Il sindaco di Civate, Angelo Isella, ha rimarcato i disagi vissuti dalla viabilità locale ogni volta che una problematica costringe alla chiusura del Tunnel del Monte Barro. “Abbiamo fatto presente anche la necessità di svuotare le reti paramassi all’ingresso da Civate verso Milano e interventi per ridurre la velocità in uscita allo svincolo di Civate-Isella. Per il nuovo ponte sono state ribadite le originali tempistiche, con conclusione a inizio 2020”.

“Un primo passo per guardare al futuro”

I referenti di Anas hanno ascoltato gli amministratori locali prendendo nota delle loro evidenze.

 

“A seguito di questo incontro, si insediarono dei sottotavoli territoriali che entreranno nel dettaglio rispetto ai problemi e alle segnalazioni dei singoli comuni visto che l’arteria stradale incrocia viabilità provinciale e comunale – spiega il consigliere regionale Mauro Piazza – Ringrazio l’Assessore Terzi – prosegue – quello di oggi è un primo passo necessario per cercare di guardare al futuro progettando con concretezza nel presente; mi auguro che Anas si faccia parte attiva e si metta in ascolto del territorio, dandoci contezza di un cronoprogramma di lavori e di un progetto complessivo di riqualificazione”.

“I quattro sotto tavoli, divisi per aree omogenee – ha spiegato l’assessore Terzi –  avranno il compito di contribuire a sviluppare le progettualità e stabilire l’ordine di priorità dei vari interventi per ogni singolo territorio. Alcune opere sono già state concluse, come il ponte di Annone Brianza, altre sono in fase progettuale, su altre ancora occorre appunto condividere un ordine di priorità. La SS 36, non dimentichiamolo, è decisiva anche in ottica Olimpiadi essendo l’arteria principale per l’accesso alla Provincia di Sondrio. Occorre intervenire sugli svincoli, sulla viabilità alternativa, sulla messa in sicurezza delle gallerie e sul tema del dissesto idrogeologico”.