Strade e ferrovie, Lecco chiede interventi. Le Olimpiadi? La giusta occasione

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La SS36 e la linea dei treni Milano-Tirano necessitano miglioramenti

Confronto a Lecco, in vista delle Olimpiadi, promosso da Raffaele Straniero (PD)

LECCO – Un evento straordinario per risolvere situazioni di inefficienza e disagio che sono all’ordine del giorno: Lecco spera nelle Olimpiadi 2026, non solo per avere ricadute in termini di turismo, ma anche per veder finalmente migliorate le sue infrastrutture, stradali e ferroviarie.

“Nella stessa settimana dell’assegnazione dell’evento a Milano Cortina, i dati dell’associazione pendolari ci dicono che, in una sola giornata, si sono registrate 24 cancellazioni di treni e altri 28 in ritardo sulla linea Lecco – Milano Garibaldi, il 78% del totale dei treni di quella giornata. Sulla linea Milano-Lecco-Tirano c’è stata invece una sola cancellazione e 10 treni in ritardo oltre i 30 minuti, corrispondenti al 71% dei treni previsti. Sulla Milano-Paderno-Robbiate il 55%. Il fine settimana seguente, il traforo del Monte Barro è stato chiuso per la caduta di calcinacci, con enormi disagi alla viabilità locale”.

Il consigliere regionale Raffaele Straniero

E’ Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, a ricordare i problemi che attanagliano strade e servizio ferroviario di collegamento tra Lecco e Milano, infrastrutture che nel 2026 saranno fondamentali nei trasferimenti tra il capoluogo regionale e le piste della Valtellina.

Le stesse strade e ferrovie percorse ogni giorno dai cittadini lecchesi e lombardi. “Situazioni che non accadono d i tanto in tanto, per i pendolari è la quotidianità. Al di là delle Olimpiadi, c’è un’emergenza reale che va affrontata”.

L’argomento è al centro del confronto, partito da Lecco su iniziativa del consigliere Straniero e che lunedì ha riunito, al Palazzo del Commercio, diversi sindaci del territorio, le associazioni di imprenditori e professionisti, i sindacati.

Terza corsia sul Ponte Manzoni e interventi all’attraversamento

Tra gli intervenuti c’è anche il sindaco Virginio Brivio che ha avanzato le sue proposte sulla viabilità di Lecco: “Mi auguro che le Olimpiadi non diventino la fiera delle idee in libertà ma che ci si concentri su progetti sostenibili, guardando a quanto già esiste – ha commentato il primo cittadino – Lecco sarà lo snodo principale, non lo dico per vanteria ma per evidenziare il nodo critico di situazioni che vanno risolte”.

Il sindaco di Lecco, Virginio Brivio

Per Brivio sono due le principali urgenze: la terza corsia sul Ponte Manzoni, per dividere traffico locale da quello di passaggio verso Sondrio, e la messa a norma di almeno l’ultima parte galleria Attraversamento di Lecco, per consentire di percorrerla anche ai mezzi pesanti che trasportano materiale esplosivo (oggi deviati sul lungolago). In questo modo sarebbe garantito a questi veicoli l’accesso al tunnel dal rione di Santo Stefano, in direzione Sondrio, e l’uscita a Lecco-Merdiana, in direzione Milano, evitando di farli transitare dal centro.

Riguardo alla linea ferroviaria, Brivio auspica la sistemazione della stazione di Lecco, “oggi preclusa ai disabili che possono accedere ai treni solo dal binario tronco” e l’allungamento delle banchine.

Il video messaggio di Giuseppe Sala, sindaco di Milano

In un video messaggio è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che era atteso come ospite al convegno. Per il primo cittadino meneghino, quella delle olimpiadi “è una battaglia importante che arriva al momento giusto” per “mettere in collegamento, in modo più sostenibile Milano con la montagna”. Il sindaco ha confermato le criticità su SS36 e linee ferroviarie, “punti critici e collegamenti essenziali”

Statale 36 e criticità

“E’ una strada estremamente pericolosa, dove si verificano 7,65 incidenti per chilometro”. Raffaele Straniero cita i dati di Aci per descrivere la situazione sulla SS36.

Luciano Minotti, esperto di viabilità ed infrastrutture chiamato a relazionare nell’incontro, ne elenca i punti deboli:

“Nel fondovalle è necessario superare l’attuale ‘strozzatura’ di Tirano, il passaggio a livello che blocca la statale a Sondrio Nord, mentre nel tratto a lago vi è un’enorme criticità dal punto di vista idrogeologico che rende vulnerabile l’itinerario. In Brianza la SS36 è vecchia, inefficiente e pericolosa”.Cosa fare? Per Minotti bisogna rendere le attuali strutture più moderne, realizzare o completare alcuni svincoli come quello di Piona (oggi accessibile solo in una direzione), il peduncolo di Dervio e lo svincolo di Mandello.

“Il problema tra Lecco e la Brianza sono i ponti, ad Annone è stato appena ricostruito, a Isella dovrà essere realizzato, altri restano chiusi ai mezzi pesanti perché non sicuri”.

Ferrovie

Suggestivo quando imbarazzante il confronto evocato dall’esperto riguardo alla linea ferroviaria tra Milano e la Valtellina: “La Littorina del 1945 ci impiegava poco meno di due ore per raggiungere Sondrio. I tempi di percorrenza non sono poi migliorati così tanto”.

“La linea, in 140 anni, non ha avuto grandi investimenti sul tracciato. Allungare la ferrovia fino a Bormio? Bello, sicuramente, ma iniziamo a sistemare il tratto attuale”.