Straniero (PD): “Lombardia maglia nera per infortuni sul lavoro”

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Raffaele Straniero
Il consigliere regionale Raffaele Straniero (PD)

Il consigliere regionale lecchese rimarca il risultato dell’analisi della Cgil

“Crescono gli infortuni in Lombardia. Con Superbonus tante aziende neo costituite, non sempre con la necessaria esperienza”

LECCO –  “L’indagine della Cgil che dice che la Lombardia è stata la regione più colpita dagli incidenti sul lavoro nel 2021, con il 24% delle vittime di tutta Italia, ci deve far riflettere: noi abbiamo fatto più proposte alla Giunta regionale, ma vanno applicate, bisogna assolutamente intervenire”, è il commento di Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in IV Commissione Attività produttive, alle notizie riportate dal libro ‘Insicuri da morire – Le vittime sul lavoro nel mondo’.

“Per quanto riguarda in particolare la Lombardia, va fatto ben presente che nei primi 2 mesi dell’anno gli incidenti sul lavoro mortali sono stati 24, 10 in più rispetto al 2021 – prosegue Straniero –. Come Gruppo regionale del Pd abbiamo sottoposto alla Giunta regionale una risoluzione in cui chiediamo che Regione introduca negli appalti l’obbligo per le imprese edili di applicare il contratto nazionale, a tutela nella sicurezza nei cantieri”.

Il motivo è molto semplice, spiega il consigliere dem: “Il superbonus ha portato, nel secondo semestre del 2021, alla creazione di 64 nuove imprese edili al giorno, per un totale di 11.600 imprese a fine dicembre. Di conseguenza, fra l’aumento del numero delle imprese, con neocostituite non sempre in possesso della necessaria esperienza, e l’esigenza di procedere in fretta, vista la grande richiesta di interventi, sono significativamente diminuite le misure di sicurezza ed è aumentato il rischio di incidenti sul lavoro, purtroppo puntualmente registrato dai numeri diffusi”.

Per questo il Gruppo Pd aveva anche portato al voto del consiglio una mozione urgente, approvata all’unanimità, che impegna la Giunta regionale ad assumere il personale addetto ai controlli in seno alle Ats lombarde, “per recuperare la riduzione del 40% registrata negli ultimi anni. Bisogna rafforzare assolutamente il numero degli addetti affinché possano verificare che in tutte le attività produttive lombarde il rispetto per il lavoratore e la sua vita sia una priorità”, conclude Straniero.