Straniero su quarto ponte: “Volevo un tavolo di confronto, ma l’hanno bocciato”

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Raffaele Straniero

Il commento del consigliere regionale Pd

Bocciata dalla Giunta Fontana la proposta di istituire una cabina di regia a costo zero sulla doppia corsia di marcia

LECCO – “Io ci ho provato, ma evidentemente la Giunta Fontana e il centrodestra non hanno dubbi sul fatto di mantenere la loro contrarietà alle due corsie di marcia sul quarto ponte di Lecco”. Dopo una lunga disamina, fatta nei giorni scorsi pubblicamente, Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, ha presentato un ordine del giorno al bilancio regionale proprio sul tema della doppia corsia di marcia, ma la maggioranza uscente ha bocciato la richiesta.

Volevo impegnare la Giunta a farsi promotrice di un tavolo di confronto, attraverso una cabina di regia, con Anas, Provincia e Comune di Lecco, Comune di Pescate e limitrofi, per trovare una soluzione condivisa nell’ottica del ponte a due corsie di marcia, che sia in grado di lavorare per un obiettivo comune a vantaggio del territorio lecchese e indirettamente di tutta la viabilità regionale. Sarebbe stato utile un dibattito sulla questione tra le parti interessate”.

Una bocciatura incomprensibile per Straniero: “È stato verificato che la modifica a livello tecnico non comporta oneri aggiuntivi e invece rappresenta la soluzione migliore per impedire che il traffico si blocchi sul ponte Manzoni, con i suoi 80mila veicoli in transito ogni giorno, e ricada anche sul monte Barro, oltre ovviamente sulla città e sulle zone limitrofe”.

Chiarito che non occorrono nuovi finanziamenti, ma si tratta semplicemente di ridisegnare la viabilità, insiste il consigliere Pd, “pur essendo stretti i tempi, c’è lo spazio perché le parti coinvolte possano parlarne ed eventualmente portare a termine l’operazione che, in prospettiva, diventa un grande vantaggio per la vita dei cittadini e per l’intero Sistema Lecco. Eppure, a Palazzo Lombardia non la pensano così. Non sono interessati ai nostri problemi, né a risolverli. Altrimenti un impegno praticamente a costo zero per un minimo di confronto lo avrebbero preso senza alcun dubbio“.