Terminal del bus. Il Comune apre al dialogo, i residenti pronti a difendersi

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Il super condominio di via Balicco e l'area verde che dovrebbe lasciare posto al terminal dei bus

L’assessore Rusconi: “Avvio procedimento necessario per aprire al confronto con le parti interessate”.

Le opposizioni chiedono di scongiurare l’esproprio. Gli amministratori di condominio: “I residenti non se staranno con le mani in mano”

LECCO – “Il procedimento avviato è lo strumento dato dall’ordinamento agli enti locali per imprimere su un’area un vincolo che può portare ad un esproprio ma che ha anche una fase di interlocuzione con i diretti interessati con i quali si spera di arrivare ad una cessione bonaria, con gli incentivi di natura economica previsti dalla legge”.

Giuseppe Rusconi

L’assessore all’urbanistica, Giuseppe Rusconi prende parola quasi a conclusione della commissione riunita martedì in municipio per discutere del nuovo terminal dei bus, opera che insisterà in gran parte su un’area privata pur asservita ad uso pubblico e proprio per questo l’intervento previsto sta già accendendo gli animi, dentro e fuori dal municipio.

Ad ascoltarlo, seduti tra il pubblico dell’aula consiliare, c’erano alcuni residenti e amministratori del ‘super condominio’ a cui fa capo l’ampio spazio di verde che l’amministrazione comunale ha individuato quale futura sede del capolinea degli autobus extraurbani. Un progetto che punta a liberare la piazza della stazione di una parte dei flussi di studenti che oggi la attraversano, garantendo una maggiore sicurezza per il transito pedonale e al contempo riaprire la piazza al carico e scarico dei passeggeri dai veicoli privati.

“Abbiamo già aperto un’interlocuzione con il ‘super condominio’, ci siamo dichiarati disponibili a incontrare i condomini attraverso i loro rappresentanti – ha proseguito Rusconi – confermiamo la nostra volontà di spiegare bene cosa il Comune ha intenzione di fare”.

L’ing. Alessandro Crippa dirigente comunale del Servizio Strade e Verde, ha chiarito che “la procedura di apposizione di un vincolo all’esproprio è il primo passaggio che consente di aprire alla partecipazione dei soggetti interessati che avranno 30 giorni di tempo per formulare le proprie osservazione. L’organo deputato – ovvero il Consiglio Comunale – dovrà esprimersi sulla loro legittimità e ammissibilità. Stiamo seguendo le procedure previste e il loro avvio consente una fase di confronto con i destinatari”.

Alternative scartate

Le opposizioni a più voci hanno chiesto se fossero state valutate soluzioni alternative, oltre che invitare l’amministrazione comunale a privilegiare il dialogo con i residenti.

“Le alternative sono state scartate nell’interlocuzione con RFI – ha fatto sapere l’assessore – l’attuale parcheggio di via Sassi non è stato ritenuta una soluzione possibile perché avrebbe interferito con la movimentazione dei mezzi di Rfi dalla cancellata posta di fronte al parcheggio. Il parcheggio della Meridiana è stato invece giudicato troppo lontano dalla stazione”.

Il progetto del nuovo terminal degli autobus

Ci si è dunque concentrati sull’opzione di via Balicco. “C’è stato realmente un dialogo aperto ai cittadini interessati? La risposta che con l’avvio della procedura di esproprio probabilmente comincerà adesso il dialogo” è intervenuto Giovanbattista Caravia, consigliere di centrodestra che nel suo ruolo di presidente di commissione (per assenza di Vittorio Campione del PD) non ha risparmiato frecciate alla maggioranza:

“Se sotto l’aspetto formale è corretto il procedimento aperto, c’è un tema di opportunità – ha detto – avrei affrontato prima l’argomento in commissione, altrimenti sembra un atto dovuto, una decisione già presa. E’ una variante del piano regolatore che va molto giustificata, perché porterà una situazione di movimento – degli autobus – sotto casa a tante persone che avevano comprato in quella zona perché vedevano il verde”.

La mail arrivata solo lunedì sera

“Monte Legnone è il condominio che affaccia direttamente sull’area in questione ma la Pec del Comune a noi è arrivata solo alle 19.20 di lunedì sera. Sino a quel momento avevamo avuto solo informazioni dalle notizie emerse e tramite i condomini, perché l’amministrazione comunale, per motivi che non abbiamo compreso, aveva aperto l’interlocuzione con il condominio La Piazzetta e non con noi”.

L’area interessata dal progetto, in azzurro la proprietà privata asservita ad uso pubblico

 

E’ quanto fa sapere Stefania Invernizzi della Isolago Gestimmobili, che amministra lo stabile principalmente interessato dalla procedura di esproprio: “In mattinata abbiamo convocato l’assemblea condominiale e siamo in contatto con un referente del Comune affinché partecipi a questo incontro con i condomini. Dovremo fare una visura catastale per identificare le effettive proprietà sull’area su cui oggi c’è una gestione promiscua perché non c’è mai stata la necessità di approfondire”.

Una situazione complessa dal punto di vista giuridico per una vicenda che sta creando forti malumori tra gli abitanti del complesso: “I condomini sono parecchio allarmati – spiega Invernizzi- perché non hanno mai avuto informazioni precise fino ad oggi, c’è molta confusione e avrebbero gradito essere interpellati prima, non a cose fatte”.

Erano già stati invece contattati nelle scorse settimane i referenti del condominio La Piazzetta, rappresentati dalla Gestim Immobiliare: “Stiamo facendo degli approfondimenti, per capire come difenderci – spiega l’amministratrice Fily Rotondi – Quando il Comune ci ha interpellato ci era stato detto che si poteva seguire una linea di conciliazione, nei fatti non è stato fatto. Valuteremo come procedere, di certo i condomini non se ne staranno con le mani in mano”.

“Stiamo parlando di un contesto a prevalenza ad uso abitativo, in complesso che conta quattro stabili e circa 300 unità abitative. Ci sono anziani e famiglie che vivono qui e che si troveranno un terminal dei bus davanti casa. Credo la volontà politica debba fare i conti ad un certo punto con la cittadinanza su cui impattano le decisioni”.