Terremoto politico in Provincia, la Lega restituisce le deleghe

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I consiglieri della Lega, Elena Zambetti e Stefano Simonetti
I consiglieri della Lega, Elena Zambetti e Stefano Simonetti

Dopo il voto “pro Pd” al Parco Adda Nord, la Lega ritira il suo sostegno a Villa Locatelli

“E’ stato rotto il patto di governo della Provincia e la Lega ne prende atto”

LECCO – “Il voto del consigliere Provinciale PD Crippa a sostegno della candidatura Francesca Rota è un fatto politico grave, che schiera l’Istituzione Provincia di Lecco, sulla riva dell’Adda sbagliata; la riva ove le acque sono ancora ‘agitate’ per le vicende che hanno portato Regione Lombardia ad assumere la decisione di commissariare il Parco Adda Nord”

Inizia così il comunicato nel quale la Lega ha annunciato il proprio ritiro dalla maggioranza bipartisan che oggi sostiene l’amministrazione provinciale. L’atto simbolico e ufficiale è la restituzione delle deleghe che il presidente Usuelli aveva assegnato anche ai consiglieri provinciali del Carroccio, Stefano Simonetti (Ambiente, Rapporti con Autorità di Bacino e cantiere Lecco-Bergamo in condivisione con altri consiglieri e presidente) ed Elena Zambetti (Protezione civile, Rapporti con Comunità di Lavoro Regio Insubrica).

I consiglieri, comunque, “non mancheranno di sostenere nelle sedi opportune , quei progetti ed iniziative utili al territorio, cosi come contrasteranno quelli di parte”.

Un equilibrio politico che fino ad oggi aveva tenuto insieme Pd, centrodestra e Lega, già scricchiolante per la vicenda della scuola alberghiera di Casargo, e affossato dal voto per le elezioni del nuovo presidente del Parco Adda Nord.

Bruno Crippa (PD)

“Il Gruppo consiliare della Lega in Provincia di Lecco aveva chiesto al Presidente Usuelli un voto di astensione sul Presidente del Parco Adda Nord! Il consigliere Crippa e il Partito Democratico hanno violato il patto di governo!” denuncia il Carroccio.

“Nella vicenda del Parco Adda Nord, non avendo le forza politiche rappresentate in Consiglio una visione condivisa e comune, doveva portare all’astensione dell’Ente nell’interesse generale del Territorio La scelta operata – proseguono dalla Lega – ha di fatto portato l’Istituzione ad essere l’ago della bilancia e a votare per il Candidato, in questo momento, per noi oggettivamente più sbagliato per il bene del Parco e l’interesse generale. Come ben illustrato e motivato dal Sindaco di Calolzio Marco Ghezzi”.

“Il patto di Governo – dicono ancora – si fonda appunto su evitare che opinioni ed interessi, anche se legittimi delle forze politiche, ma di parte, potessero creare ulteriori problemi all’ Ente ed ai suoi compiti istituzionali sul territorio dopo che la provincia è stata devastata dalla sciagurata Riforma Delrio”.

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