Vaccini Covid. Bufera su Gallera, la Lega si smarca. M5S: “Ora dimissioni”

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Ritardi sui vaccini Covid, Gallera: “Sanitari a riposo durante le feste”. La Lega: “Dichiarazioni che non ci rappresentano”

Il Movimento 5 Stelle attacca: “Attendiamo le dimissioni dell’assessore ma anche la Lega è responsabile di una gestione disastrosa”

MILANO – “Le dichiarazioni dell’assessore non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Ma non possono comunque essere strumentalizzate dal governo per accusarci di ritardi nella campagna vaccinale” questa la nota diffusa dalla Lega che pubblicamente ha deciso di distinguersi dalle affermazioni del titolare del Welfare lombardo.

Giulio Gallera, ancora una volta al centro delle critiche, domenica aveva giustificato il ritardo sulle vaccinazioni anti-Covid spiegando di non aver voluto richiamare il personale sanitario negli ospedali per effettuare la vaccinazione (“nei giorni delle festività parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo visto che dal mese di febbraio, come in nessun altra regione italiana, è sotto pressione per la violenza con cui il virus ha colpito il nostro territorio”).

“Apprendiamo che, attraverso un lancio anonimo di agenzia, la Lega avrebbe sfiduciato pubblicamente l’assessore Gallera – commenta il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa – Ora ne attendiamo le inevitabili dimissioni, come il Movimento Cinque Stelle chiede dalla scorsa estate. Questo non sia il tentativo della Lega di smarcarsi dalla disastrosa gestione della pandemia e del sistema sanitario lombardo”.

“Lo scaricabarile sui medici lombardi in ferie, per coprire i ritardi di Regione Lombardia nell’avvio della campagna vaccinale anti-Covid, impietoso il confronto con le altre regioni – conclude – m è solo l’ultimo increscioso episodio di una catena di inadeguatezze che si susseguono dal mese di marzo. Gli errori di Gallera sono quelli del presidente Fontana e della sua maggioranza, i quali, fino all’ultimo, ne hanno avallato e sostenuto l’operato”.