In consiglio regionale l’audizione sulle dimissioni dei vertici di Aria
Straniero (PD): “Imbarazzo e risposte mancate, le responsabilità sono di Fontana, Moratti e Bertolaso”
MILANO / LECCO – “Mi sembra che siano mancate le scuse per i disagi ai cittadini, le risposte a tante domande precise poste dai consiglieri regionali. Mentre è emerso chiaramente che Aria ha avuto pressioni dalla parte politica perché si assumesse in pochi giorni questo incarico nella consapevolezza dei rischi. Una palese manifestazione della inadeguatezza di Fontana e della sua Giunta, a partire dall’assessore Moratti che ha voluto dare l’incarico ad Aria. Insomma, un disastro conclamato di cui sono responsabili Fontana, Moratti e Bertolaso. Ora intervenga il Commissario nazionale Figliuolo”.
E’ il commento di Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, dopo l’audizione dell’amministratore unico della società, Lorenzo Gubian, che si è tenuta oggi in Commissione Bilancio.
“Durante l’audizione è emerso chiaramente che l’assessore Moratti e Bertolaso hanno fatto pressioni per scartare Poste Italiane e adottare Aria, nonostante la società avesse già evidenziato le criticità – continua Straniero – La partecipata regionale ha avuto problemi evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma a pagare è stato il consiglio di amministrazione in scadenza e non il direttore generale, responsabile di tutte le operazioni, che, anzi, è stato promosso amministratore unico”.
“Intanto, Salvini continua a ripetere che chi ha sbagliato deve pagare ma la verità – secondo il consigliere Pd – è che i veri responsabili sono tutti ancora al loro posto. Semmai, ora si dovranno pagare i costi di un sistema che ha prodotto problemi enormi, quando si poteva disegnare un piano vaccinale compatibile con l’offerta di Poste Italiane che era gratuita. La responsabilità contabile di Fontana, Moratti e Bertolaso è evidente e si aggiunge a quella sanitaria e sociale”.
In audizione è stato chiarito che le prenotazioni degli over 80 continueranno a essere gestite dallo stesso sistema informatico e non da Poste Italiane, che resterà in funzione fino all’esaurimento della categoria. “Questo significa che permarranno gli errori e i gravissimi disservizi che ogni giorno vediamo su tutto il territorio regionale. Questo nonostante in audizione sia stato ammesso che si tratta di un sistema esile e inadeguato a una vaccinazione di massa. Viene tra l’altro così smentita la vicepresidente Moratti che il 7 marzo scorso garantiva che il sistema sarebbe stato sostituito, e non affiancato, entro 10 giorni”, aggiunge Straniero.
Il necessario e peraltro rinviato passaggio a Poste Italiane, conclude il dem, “dimostra che la Lega sbandiera l’autonomia, ma è incapace di esercitarla quando messa alla prova e mette fine a 20 anni di propaganda. Adesso è urgente che la Lombardia si faccia aiutare: chiediamo un intervento del generale Figliuolo. È necessario mettere mano a una situazione che è ormai fuori controllo”.