Vaccini, Tino Magni (Sinistra Italiana): “Inaccettabile disorganizzazione”

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Tino Magni

Il commento di Tino Magni di Sinistra Italiana sulla situazione dei vaccini antinfluenzali

“Ecco il fallimento del così detto sistema di eccellenza della sanità lombarda”

LECCO – “Medici di base che non hanno ricevuto le dosi adeguate, vaccini inutilizzabili perché senza aghi, farmacisti lecchesi e non solo che protestano pubblicamente per la mancata dovuta fornitura, cittadini incazzati perché presi in giro non riuscendo a farsi vaccinare. Dopo l’arruffata e sconclusionata gestione del Covid- 19 da parte del Governo Regionale ora i cittadini sono costretti a subire una nuova inaccettabile disorganizzazione.

Una nuova debacle, non solo organizzativa, che mette ad ulteriore rischio la salute dei lombardi già pesantemente attaccata dalla pandemia in corso. E sì che la stessa Regione Lombardia, a fronte del dilagare del coronavirus, aveva raccomandato di fare la vaccinazione antinfluenzale anche per non complicare le diagnosi e le cure.

La excusatio non petita, accusatio manifesta (scusa non richiesta, accusa manifesta) del consigliere regionale lecchese di centrodestra Piazza, che cerca di coprire le responsabilità del Governo Regionale di cui fa parte come maggioranza, parandosi dietro al fatto che altre regioni sono in difficoltà con i vaccini antinfluenzali, come se “mal comune mezzo gaudio” fosse una assoluzione per il malgoverno della salute pubblica in Lombardia è, quanto meno, fuori luogo e tempo massimo.

La carenza di vaccini antinfluenzali in Lombardia, oltre ai paradossali ritardi negli acquisti, per non parlare della farsa inerente 150mila vaccini comprati da un dentista di Bolzano ed importati dall’India tramite un contatto cinese e un intermediario turco, non vorremmo che dipendesse anche dalle variegate diversità di orientamento circa i vaccini in casa LEGA, visto anche ad esempio che il senatore leghista Paolo Arrigoni il 17 luglio 2017 manifestava in piazza a Lecco contro l’importanza di vaccinare i bambini in età scolare e prescolare.

Lo smantellamento totale dei servizi socio sanitari di medicina territoriali, il continuo indebolimento del servizio pubblico a favore dei privati garantendo loro di fare profitti sulla malattia, l’improvvida e discutibile gestione della pandemia e che ora, come se già di per sé tutto ciò non bastasse, non sta garantendo in modo adeguato la salute dei cittadini con le vaccinazioni antinfluenzali, stanno a dimostrare il fallimento del così detto sistema di eccellenza della sanità lombarda di converso ripropone con forza quanto richiesto e sottoscritto da oltre 100mila cittadini e da 45 associazioni l’immediato commissariamento della sanità lombarda”.

Tino Magni