Il presidente del consiglio comunale Nigriello: “Sospendere temporaneamente la seduta è stato un atto dovuto vista la situazione anomala che si era venuta a creare”
Anche il sindaco Gattinoni commenta quanto accaduto: “Con queste persone la Città di Lecco non può avere nulla a che fare, né tantomeno accoglierne il messaggio politico, perché la violenza è l’antitesi della democrazia”
LECCO – “Dispiace, fortemente, che pacifiche manifestazioni prendano una deriva violenta come quella che abbiamo purtroppo visto ieri sera. Il confronto deve essere civile: da parte nostra, pieno sostegno a chi manifesta in maniera democratica, chi manifesta in maniera violenta invece non troverà mai l’avallo delle istituzioni”. Il presidente del Consiglio Comunale di Lecco, Roberto Nigriello, interviene sugli scontri avvenuti ieri sera, lunedì, durante la manifestazione contro la fiaccolata indetta da un gruppo di ‘camerati’ (come si sono firmati) in ricordo dei caduti della Rsi.
Un gruppo di manifestanti, infatti, ha abbandonato il presidio principale dell’Anpi che si era riunito in maniera pacifica davanti a Largo Montenero per cercare di raggiungere la manifestazione che si stava svolgendo in via Cantarelli. Respinti dalla polizia, hanno raggiunto il Comune, cercando di entrare e causando momenti di tensione con le forze dell’ordine, presenti in tenuta antisommossa. Scene di violenza che hanno destato non poco sdegno e preoccupazione in città, con diverse prese di posizione da parte delle forze politiche.
Gli scontri hanno portato alla temporanea sospensione del consiglio comunale: “Mentre era in corso la discussione del 4° punto all’ordine del giorno abbiamo sentito urlare, abbiamo guardato fuori dalla finestra e visto un gruppo di persone entrare in cortile. Sono volati un paio di sassi, pare anche che qualcuno abbia tentato di salire per raggiungere l’aula consiliare, che è sempre accessibile durante il consiglio, ma è stato fermato dalla Polizia. Ho ritenuto di sospendere la seduta per motivi di pubblica sicurezza e capire cosa stesse succedendo” ha raccontato Nigriello. “Dopo aver appurato che ci fossero le condizioni per proseguire la seduta ho chiesto se fosse il caso di chiudere il portone del municipio e le forze dell’ordine hanno ritenuto di sì, almeno temporaneamente. In totale le porte sono state chiuse circa 10 minuti e fuori dal Comune sono rimasti i Carabinieri a presidio. Sospendere la seduta è stato un atto dovuto vista la situazione anomala che si era venuta a creare, che ha messo a rischio l’incolumità del personale del comune e di quanti si trovavano in Aula – ha detto Nigriello, che ha condannato quanto accaduto – credo che questa deriva violenta, oltre a minare la democrazia, abbia anche rovinato il buon intento della manifestazione indetta dall’Anpi. Un ringraziamento speciale alle forze dell’ordine per quanto fatto”.

Anche il sindaco Mauro Gattinoni ha espresso dissenso: “Quello di ieri sera è stato veramente un brutto momento, un’offesa grave alle Istituzioni: la violenza nulla ha a che vedere con la manifestazione legittima del proprio pensiero. Con queste persone la Città di Lecco non può avere nulla a che fare, né tantomeno accoglierne il messaggio politico, perché la violenza è l’antitesi della democrazia. Ribadisco, invece, la solidarietà ad ANPI e a quanti hanno pacificamente espresso il proprio dissenso, come manifestato già pubblicamente con la mia presenza al presidio in Largo Montenero insieme a diversi Consiglieri comunali e membri della Giunta”.