Zamperini (FdI) su aumento Irpef: “Una flat tax venuta male”

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giacomo zamperini
Giacomo Zamperini

Il neoeletto consigliere regionale: “Una buona politica dovrebbe diminuire le tasse e aumentare i servizi”

“Gli aumenti generalizzati costeranno in media alle famiglie lecchesi circa 300 euro all’anno”

LECCO – “Si tratta di una flat tax venuta male che penalizza i ceti medi e le famiglie. Più tasse e meno servizi: una buona politica dovrebbe fare esattamente il contrario” è questa la denuncia del Capogruppo in Consiglio Comunale a Lecco e neoeletto Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini.

“Il sindaco Gattinoni, come lo sceriffo di Nottingham, infila le mani nelle tasche dei lecchesi. Chi ha un reddito superiore ai 16mila euro all’anno, si troverà a pagare più del doppio. Aumenti generalizzati che costeranno in media alle famiglie lecchesi circa 300 euro all’anno. Coloro che guadagnano poco più di 1300 euro al mese saranno i più colpiti, una manovra iniqua che penalizza i più fragili. Senza rispetto per i ceti medi e le famiglie, specialmente quelle numerose. Basti pensare, ad esempio, che una coppia con un figlio piccolo, si troverà a pagare, oltre l’Irpef, anche aumenti insostenibili per gli asili nido ed i parcheggi, vivendo in una città meno attrattiva e vivibile, con una sforbiciata sugli eventi e le attività culturali. Per non parlare del taglio sulle manutenzioni e sul decoro urbano, che rischieranno di imbruttire la città dandole un’immagine da scenario post-apocalittico, con erbacce sui marciapiedi, immobili decadenti e strade dissestate”.

“Se a questo – continua Zamperini – aggiungiamo anche la viabilità al collasso, si rischia la tempesta perfetta e la grande fuga da Lecco: altro che ‘città amica dei bambini’! Serve introdurre un criterio proporzionale che tuteli il nostro ceto medio e tenga conto anche del quoziente familiare. Inoltre, vanno tagliati gli sprechi ai quali abbiamo assistito in questi mesi, dalle consulenze faraoniche per progetti irrealizzabili come la nuova sede del comune alle spese legate al marketing ed alla comunicazione. Anche l’aumento della tassa di soggiorno andrà a penalizzare le imprese e le persone che, mettendo a disposizione seconde case e posti letto, hanno scommesso sul rilancio turistico della città”.

“Il sindaco scarica le proprie responsabilità politiche sull’aumento dei costi dei servizi sociali e delle bollette, colpevolizzando anche le scuole materne non statali per il contributo a loro promesso e non ancora erogato. È una manovra che scontenta tutti e che doveva essere evitata. Da parte nostra, faremo tutto ciò che sarà possibile per scongiurare questa scellerata proposta di bilancio, pensiamo ad esempio ad una mobilitazione pubblica dei cittadini. Dobbiamo impedire che la giunta di centro sinistra affossi ulteriormente la città” ha concluso.