Colico supera l’empasse sul PGT , piano ‘sbloccato’ dal Consiglio di Stato

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Ribaltata la sentenza del Tar che aveva annullato il PGT di Colico

Il Consiglio di Stato restituisce la parziale validità al documento

COLICO – Torna valido, almeno parzialmente, il PGT del Comune di Colico: la recente sentenza del Consiglio di Stato ha in parte ribaltato la precedente sentenza del TAR della Lombardia, del 18 giugno 2018, con la quale era stato annullato il piano di governo del comune lariano, a seguito del ricorso di alcune associazioni animaliste.

“È stato infatti accolto parzialmente l’appello dell’amministrazione comunale – spiega il sindaco Monica Gilardi – confermando in parte le gravi mancanze dello strumento urbanistico approvato nel 2014 ma restituendo a Colico un Piano di Governo del Territorio valido nelle sue porzioni efficaci, limitando l’accoglimento del ricorso originario delle associazioni ambientaliste alle parti del PGT concernenti le previsioni degli Ambiti di trasformazione a consumo di suolo per le quali permane l’annullamento a causa della mancanza indicazione di un meccanismo temporale di attuazione con gradualità degli stessi”.

 

Il sindaco di Colico Monica Gilardi

“In estrema sintesi i Giudici di Palazzo Spada nella sentenza hanno, con motivazioni molto strutturate e ben argomentate, accolto l’impostazione del Comune ritenendo che le osservazioni al PGT adottato accolte dal Consiglio comunale non erano tali da comportare lo stravolgimento dell’impostazione generale del PGT stesso, con la conseguenza che non era necessaria la ripubblicazione del Piano al fine di consentire la presentazione di nuove osservazioni” prosegue il primo cittadino.

“Mentre per quanto riguarda il presunto mancato adeguamento al parere regionale di compatibilità con il PTR – dice ancora il sindaco – hanno ritenuto che la violazione in cui è incorsa l’Amministrazione comunale non avesse riguardato il contrasto con le norme imperative del Piano Territoriale regionale ma piuttosto gli indirizzi e obiettivi regionali i quali davano al Comune, esercitando il proprio potere discrezionale, il compito di stabilire per gli Ambiti a consumo di suolo un meccanismo temporale per l’attuazione con gradualità degli stessi”.

Il sindaco: “Gravi lacune ereditate dalla precedente amministrazione”

“Risulta evidente da questo esito come, ancora una volta, questa Amministrazione abbia dovuto colmare le gravi lacune ereditate dalla precedente Amministrazione – conclude Gilardi – è ormai chiaro infatti come il primo ricorso delle associazioni sia stato a suo tempo non solo sottovalutato ma nemmeno esaminato nei suoi contenuti e come l’intera questione sia stata affrontata con superficialità e supponenza senza le dovute attenzioni ed approfondimenti a tutela del comune e dei cittadini”.