Dopo le numerose rimostranze, l’edificio adiacente al Municipio sarà abbattuto
“Realizzeremo una piazza in cui organizzare manifestazioni e mercato settimanale. Probabile demolizione intorno alle vacanze di Pasqua”
DERVIO – Dopo mesi di polemiche e opposizioni da parte del gruppo di minoranza ‘Insieme per Dervio’, è arrivata l’autorizzazione da parte della Soprintendenza per demolire l’edificio adiacente il municipio di Dervio, in via Martiri. A comunicarlo soddisfatto lo stesso sindaco Stefano Cassinelli: “Al posto dell’immobile sorgerà una nuova piazza dove saranno organizzate manifestazioni e mercato settimanale come richiesto dalla popolazione, soprattutto più anziana, e dai commercianti ambulanti, creando anche spazi utili per il parcheggio”.
“Per bloccare il progetto del Comune l’opposizione e i suoi collaboratori hanno avviato una serie di iniziative arrivando a chiedere anche l’intervento della Prefettura, facendo una segnalazione alla Procura della Repubblica, chiedendo il blocco da parte della Sovraintendenza, scrivendo al ministro della Pubblica istruzione, sollecitando un intervento del Dipartimento regionale di Protezione civile e arrivando a chiedere finanche l’intervento del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio storico”, afferma il sindaco.
Alla fine però, è arrivato il nullaosta dalla Soprintendenza che certifica ‘l’immobile in oggetto non di interesse culturale’. “Anche nelle schede del PGT dal 2009 a oggi alla voce ‘Elementi di pregio’ risulta ‘Nessuno’, alla voce ‘Conservazione facciate’ viene dato esito ‘Cattivo’, così come per la scheda ‘Conservazione copertura’ – spiega il primo cittadino -. Di fatto, negli anni passati, mai nessuna attività di valorizzazione e conservazione era stata proposta. Richieste di accesso agli atti e sei interrogazioni da parte dell’opposizione hanno rallentato l’attività del Comune, facendogli perdere tempo e soldi”.
Non c’è ancora una data precisa per l’abbattimento dell’edificio, “anche se l’idea sarebbe di farlo a Pasqua – prosegue Cassinelli – quando le scuole sono chiuse, così da non disturbare le attività. In totale l’intervento richiederà una spesa di 25 mila euro“. Rispetto al cambio di rotto contestato dalla minoranza, nell’edificio si pensava inizialmente di realizzare un asilo nido e una biblioteca, commenta così infine: “Le idee si modificano a seconda delle esigenze e delle possibilità economiche che emergono. Abbiamo deciso di preponderare per un guadagno di spazio in centro storico, dove ce n’è poco, così da ottimizzarlo”.
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