Forno crematorio a Dervio: la minoranza, contraria, scrive alla Regione

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Contro il progetto del forno inceneritore, Insieme per Dervio scrive alla Regione

“Con semplici calcoli risulta evidente che Dervio è la peggiore collocazione per le province di Lecco e Monza”

DERVIO – E’ arrivata in Regione la proposta del gruppo consigliare “Insieme per Dervio”, guidato dall’ex sindaco Davide Vassena, relativa all’elaborazione di un criterio matematico per la migliore localizzazione di nuovi forni crematori da autorizzare sul territorio regionale.

Sul progetto di realizzare la struttura crematoria nel paese lariano è in corso da settimane un forte dibattito politico e il gruppo di minoranza in Comune sottoscritta da 1.165 cittadini, con la quale si è dichiarato contrario ai forni a Dervio il 51,1% dei Derviesi (815 dei 1596 votanti delle elezioni comunali del 2019).

La Regione, comunicano dal gruppo, avrebbe manifestato interessamento sulla proposta.
“Abbiamo condiviso coi funzionari regionali tutte le perplessità, nostre e dei Derviesi, relative alla segretezza nella quale sono state portate avanti le trattative con chi ha proposto il progetto, al mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale e dei cittadini e alla mancata comunicazione di molte informazioni, ma anche la presenza di elementi sensibili intorno al cimitero, quali numerose abitazioni e strutture pubbliche, la vicinanza dell’impianto di Albosaggia e, non ultima, la lacunosità della documentazione presentata dal Comune” spiegano da Insieme per Dervio.

“Ma per essere anche propositivi abbiamo proposto alla Regione un criterio di tipo matematico che possa essere d’aiuto nella scelta della migliore collocazione territoriale di un crematorio nelle province di Lecco e Monza-Brianza, dove non esistendo impianti potrebbe risultare necessario realizzarne uno, considerando che sono pervenute, nelle due province, le candidature di Dervio, Lecco, Carate Brianza e Desio”

“Il criterio da noi individuato – proseguono – considera, per ognuno dei 139 Comuni delle due province, la distanza dalle 4 sedi candidatesi ad ospitare un impianto (in ben 122 Comuni su 139 l’impianto di Dervio sarebbe più lontano da raggiungere rispetto ad ognuno degli altri tre); tale distanza è stata poi “pesata” moltiplicandola per il numero di cremazioni di ogni singolo Comune, secondo i dati regionali. Il valore ottenuto rappresenta quindi il totale di chilometri da percorrere ogni anno per affidare alla cremazione in ogni ipotetico impianto le salme provenienti da ognuno dei 139 Comuni: più chilometri è necessario fare, più la struttura risulta quindi periferica e inadatta. Abbiamo così risposto alla domanda: Quanti km. si percorrerebbero in meno, ogni anno, per eseguire tutte le cremazioni nelle province di Lecco e Monza-Brianza, se anziché costruire l’impianto a Dervio lo si facesse nelle altre sedi candidate di Lecco, Carate o Desio?”

“Il risultato conferma con criteri matematici ciò che appare già intuitivamente logico – sottolineano – e cioè che Dervio sarebbe in assoluto la scelta peggiore tra le candidature pervenute. Se, anziché a Dervio, la struttura venisse realizzata a Lecco, si potrebbero evitare ogni anno fino a 441 mila km., a Desio fino a 622 mila km., e se venisse costruita a Carate si potrebbero evitare ogni anno fino a 640 mila km. Questi dati non tengono conto anche degli spostamenti dei famigliari al seguito dei propri cari, e andrebbero finanche raddoppiati se si considera come spesso venga fatto separatamente un altro viaggio per restituire le ceneri dei defunti”

“Non resta che attendere il responso della Regione – concludono – fiduciosi che tenga conto delle nostre proposte, frutto di un’analisi ragionata e sostenute dalla maggioranza dei Derviesi”