Dervio, scontro sull’inserimento di un collaboratore nello staff del sindaco

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La minoranza attacca: “Una figura solitamente prevista in comuni di ben altre dimensioni”

Il sindaco: “Il consigliere Cipelli che oggi critica, ricopriva lo stesso incarico a Esino”

DERVIO – Nel consiglio comunale di ieri, il gruppo di minoranza “Insieme per Dervio” ha espresso voto contrario alla variazione di bilancio per destinare risorse comunali (pari a 2.700 euro al mese) per la creazione di un “ufficio di staff” del sindaco.

“Un organo prettamente politico, solitamente presente in comuni di ben altre dimensioni, per il quale è prevista l’assunzione di un collaboratore scelto direttamente dal sindaco, senza procedure di concorso, che verrà adibito a funzioni che abbiamo chiesto di conoscere ma che non ci sono state adeguatamente spiegate – spiegano dal gruppo di minoranza -. Pensiamo che per il comune di Dervio sia invece molto più importante ripristinare la figura del principale garante della legalità dell’azione amministrativa, cioè di un segretario comunale a tempo pieno, al quale invece la nuova amministrazione ha volutamente rinunciato subito dopo il suo insediamento, causando grossi problemi al funzionamento della macchina amministrativa che non potranno certo essere risolti dal ‘portaborse’ del sindaco”.

Il sindaco ha però fatto alcuni appunti su quando riferito da Davide Vassena, Flavio Cipelli e Daniela Adamoli consiglieri di minoranza di “Insieme per Dervio”: “La persona che verrà inquadrata, non si sa ancora chi è, avrà un contratto di 18 ore e sarà in categoria B3 o C1, questo significa che prenderà circa 700 euro al mese e, con i contributi, la cifra arriverà sui 1.100/1.200 euro al mese – ha precisato Stefano Cassinelli -. Una scelta intrapresa per sopperire a delle carenze causata dalla mala gestione del personale negli anni precedenti”.

“Sotto il profilo politico – continua Cassinelli – non è accettabile leggere un comunicato dove si dice che è fuori luogo fare un ufficio di staff in un comune così piccolo quando proprio il consigliere Cipelli, pochi anni fa, come riporta nel suo curriculum su linkedin, era stato assunto nel comune di Esino nell’ufficio di staff del sindaco. Uno dei consiglieri che oggi muove la critica che Dervio (2.700 abitanti) sarebbe troppo piccolo per avere un ufficio di staff del sindaco, prendeva lo stipendio con il medesimo incarico in un comune di soli 900 abitanti come Esino. Ritengo sia una cosa più che legittima se serve a far funzionare bene il comune per la cittadinanza; ma se era funzionale a Esino non vedo perché ora non dovrebbe esserlo per Dervio. Mi spiace ma ritengo che si tratti di una polemica gratuita”.