Varenna e la frana sulla SP72. L’opposizione: “Caos traffico nei weekend”

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Paolo Ferrara interviene sulla situazione della strada provinciale interessata dallo smottamento

Le barriere e il senso alternato con semaforo creano forti disagi alla viabilità

Paolo Ferrara, capogruppo di “Uniti per Varenna”.

VARENNA – “Quello che è successo nello scorso week end è soltanto un assaggio di quello che potrebbe succedere a Pasqua e nei ponti tra il 25 aprile e il Primo Maggio: caos totale a Varenna”.

Ad affermarlo il capogruppo di Uniti per Varenna e esponente dell’opposizione, Paolo Ferrara:”Sono iniziati a venire al pettine numerosi nodi, il primo dei quali è non aver ancora sistemato definitivamente la frana di Fiumelatte dove un restringimento di carreggiata e conseguentemente l’istituzione del senso alternato con semafori causa in corrispondenza di forti afflussi di auto, code pazzesche”.


“Domenica sera, ci volevano ancora ben 30 minuti (contro i 2 scarsi, necessari normalmente) per andare soltanto da Varenna centro a Fiumelatte: robe da terzo mondo. In più confusione totale già dalla mattinata fuori dal Park Varenna strapieno, in piazza San Giorgio dove tra auto che rombavano fuori davanti agli alberghi e moto a gogò regnava l’anarchia, con l’unico Vigile (l’altro che si condivideva con Esino è sparito per cause ignote a gennaio…) inviato a Fiumelatte per la Festa della Madonna Nera. Bell’esempio di regolamentazione del traffico e della valutazione delle priorità!” afferma ancora Ferrara.

“Scaricato il problema sul privato”

“Lasciamo anche perdere i costi non indifferenti del semaforo (1500 euro al mese) che il Comune sostiene da mesi e che tra l’altro, essendo a batterie che quindi si scaricano anche, talvolta non hanno funzionato causando scene assurde, ma a far piangere sono la totale inerzia sino ad ora dell’Amministrazione Manzoni. Mesi e mesi fa, c’era stato un primo smottamento che con poche migliaia di euro si sarebbe potuto sistemare; invece no, perché il Sindaco Manzoni dal ‘braccino corto’ ha tentato di scaricare il problema su un privato che, avendo la casa poco sopra il luogo dell’evento franoso, avrebbe sistemato il tutto in cambio della possibilità di realizzare una scala pedonale verso la sottostante SP 72. Mesi per perfezionare l’accordo e partire coi lavori. E qui si verifica un secondo e più consistente smottamento. Riteniamo la situazione ancora a rischio, poiché tutti transitando a piedi vedono lo stato precario in cui versa il basamento del muro di cinta della casa”.

“Silenzio dal Comune”

“Quali le valutazioni in merito? E a cura di chi? – prosegue Ferrara – Molti cittadini sono preoccupati al riguardo e chiedono rassicurazioni. Ma l’Amministrazione Comunale tace e ad oggi tutto è fermo, nel silenzio più assoluto tanto che nell’ultimo Consiglio Comunale ho presentato una interpellanza in merito: vogliamo sapere cosa stia ancora aspettando il Comune prima di sistemare definitivamente la questione. Soprattutto vorremmo poi sapere i costi, che potrebbero esser ora colpevolmente lievitati sino a 100.000 euro! Un altro crollo? E poi vi sono responsabilità o no, in merito al secondo smottamento?

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