Mandello. Sì al consuntivo 2016 ma le minoranze vanno all’attacco

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MANDELLO – “Politicamente, in questo consuntivo non c’è praticamente nulla. E dove sono finite le grandi promesse di due anni fa?”. “Non è vero e poi è sbagliato dire che c’è un nostro disegno politico per non spendere”.

Gli assessori Andrea Tagliaferri e Silvia Benzoni.

E’ stato oltremodo animato il dibattito in aula consiliare a Mandello in occasione dell’esame del rendiconto della gestione per l’esercizio finanzio 2016, illustrato da Silvia Benzoni. “E’ un documento positivo e responsabile per l’ente – aveva rimarcato l’assessore al Bilancio – redatto nel rispetto delle previsioni e avendo garantito tutti i servizi indispensabili”.

Acceso, si è detto, il dibattito, durante il quale non sono mancate severe critiche all’operato della giunta. A muoverle, i due schieramenti di minoranza.

Ad accendere la miccia Maria Lidia Invernizzi, capogruppo di “Mandello al Centro”. “Tecnicamente nulla da eccepire – ha premesso – ma dentro questo consuntivo politicamente non c’è quasi niente. Si era parlato a suo tempo di grandi opere in realtà mai avviate, eppure dall’inizio di questo mandato sono passati ormai due anni. Penso all’area ex Cortesi, alla riqualificazione dell’area del Vellutificio Redaelli e allo svincolo della Statale 36, per non parlare della viabilità, che a Mandello fa spavento”.

Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”.

“E cosa dire del turismo? – ha aggiunto Invernizzi – Quella è la pecca più grossa, considerato che non c’è nulla che vada in direzione di una politica di incentivazione del comparto. Servono idee da sviluppare e portare avanti se non ci si vuole fermare al turismo “mordi e fuggi”, così come non si può guardare soltanto alla Moto Guzzi e agli eventi, pur significativi, che ruotano attorno alla Casa dell’Aquila”.

La capogruppo di “Mandello al Centro” ha mosso rilievi alla giunta Fasoli anche per quanto riguarda il verde, il parco auto del Comune e la gestione del cineteatro “De Andrè”, mentre il collega di schieramento Francesco Silverij ha criticato in particolare il metodo di partecipazione attuato da sindaco e giunta, “che mette in difficoltà – ha detto – e il più delle volte esclude i consiglieri comunali”. “Così la sensazione – ha aggiunto – è quella che siano sempre sul punto di esplodere cose non dette e che noi comunque non sappiamo”.

Silverij, che nel suo intervento non ha mancato di manifestare apprezzamento per determinati interventi attuati nel campo dello sport e per favorire la riscoperta di discipline cosiddette minori, ha poi contestato la gestione del turismo (“ormai del tutto delegata alla Pro loco”, ha osservato): “Dov’è la strategia da attuare e dove sono i progetti per rilanciare il settore?”.

Altrettanto severo il giudizio di “Casa Comune”. “Prima c’era la scure del patto di stabilità – ha affermato Grazia Scurria – eppure adesso non ho ancora visto partire e neppure mettere in cantiere una sola opera pubblica”. “Perché non avete realizzato nulla – ha aggiunto la capogruppo dello schieramento di opposizione rivolgendosi direttamente alla maggioranza – di tutto quello che avevate previsto di fare? Qual è la ragione di questo immobilismo? E dov’è l’azione politica della vostra Amministrazione?”.

Maria Lidia Invernizzi e Francesco Silverij di “Mandello al Centro”.

Grazia Scurria ha altresì apertamente criticato il fatto che, in tema di tributi, anziché andare a scovare gli evasori fiscali la giunta si sia a suo avviso limitata a individuare quei contribuenti che avevano pagato somme non dovute alla pubblica amministrazione per restituire loro i soldi versati. “Questo è certamente giusto – ha specificato – ma non si deve dimenticare che chi non paga i tributi penalizza tutti e che alla fine ad andarci di mezzo sono i mandellesi onesti”.

Nel mirino di “Casa Comune” vi sono poi il risparmio energetico, la viabilità e la gestione della Polizia locale. “Gli agenti sono in numero inadeguato alle esigenze del paese – ha detto sempre Grazia Scurria – ma allora perché le poche risorse che abbiamo le impieghiamo quasi totalmente per svolgere azioni di polizia giudiziaria anziché destinarle ad esempio a un più attento controllo delle strade pericolose, anche per garantire una maggior tutela del pedone?”.

“Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire a questo consuntivo – ha affermato la collega di schieramento Michela Maggi – ma l’avanzo di amministrazione di oltre un milione 400mila euro è elevatissimo. Va bene l’accortezza, ma compito di un’Amministrazione è quello di programmare per il bene del paese e dei suoi cittadini e di spendere dove necessario, pur con le dovute attenzioni”.

“A proposito di turismo – ha aggiunto – pensiamo a valorizzare anche la zona a monte di Mandello, oltre a quella a lago”.

Nella sua replica il sindaco ha sottolineato come in realtà l’avanzo di amministrazione “realmente disponibile” sia non di un milione 400mila euro bensì di soli 12.000 euro. Riccardo Fasoli ha inoltre smentito che vi sia un disegno politico per non spendere, sottolineato peraltro che “determinati parametri vanno comunque rispettati”.

A rispondere alle osservazioni e alle critiche delle minoranze sono stati gli assessori, ciascuno per le rispettive competenze. “Non abbiamo la bacchetta magica per risolvere i problemi della viabilità mandellese – ha detto tra l’altro l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Tagliaferri – e ad esempio per gli interventi previsti in centro paese, in particolare dopo l’eliminazione del semaforo, dovremo attendere agosto perché c’è l’esigenza di chiudere la strada per almeno un mese”.

L’assessore Silvia Benzoni e il sindaco, Riccardo Fasoli.

“I previsti interventi sulle aree Cortesi e del Vellutificio Redaelli – ha spiegato Franco Patrignani, assessore all’Urbanistica, all’edilizia privata e alla viabilità – devono essere concordati e portati avanti d’intesa con le rispettive proprietà e in ogni caso sulla variante urbanistica AT06, che identifica appunto l’area Cortesi, c’è una bozza di convenzione e la stiamo portando avanti”.

“La collaborazione con la Pro loco è fondamentale – ha osservato Silvia Benzoni nella sua veste di assessore al Turismo – perché l’associazione ha le persone, le capacità e le competenze per portare avanti e gestire determinati eventi. A decidere cosa fare siamo noi come Amministrazione, ma avere un braccio operativo così qualificato è determinante”.

“In questo esercizio finanziario non c’è nulla di quello che cercavamo – ha affermato in sede di dichiarazione di voto Maria Lidia Invernizzi – perciò il nostro sarà un voto contrario”. “Siamo di fronte all’insussistenza di un consuntivo a fronte di un bilancio preventivo che prometteva ben altro – ha ribadito dal canto suo Grazia Scurria – Mancano le scelte politiche e occorre andare al di là delle semplici quadrature, perciò anche il nostro sarà un voto contrario”.

Parere favorevole al consuntivo 2016 è stato invece espresso dal capogruppo del “Paese di tutti”. “Siamo l’Amministrazione del fare – ha detto Sergio Gatti rispondendo alle opposizioni che rimproveravano a sindaco e giunta di non informare la cittadinanza in modo adeguato e anche attraverso i mass media circa i provvedimenti attuati e le iniziative programmate – e non del comunicare e questa è una nostra scelta”.