Mauro Piazza contrario alla riapertura delle “case chiuse”

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Mauro PiazzaLECCO – È un “No, grazie!” secco quello che viene dal gruppo consigliare NCD in Regione Lombardia alla proposta di referendum per l’abrogazione parziale della Legge Merlin in discussione oggi al Pirellone e sostenuto da Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lista Maroni e Pensionati.

“L’abrogazione della legge Merlin provocherà l’anarchia totale. Dai lampioni le prostitute si sposteranno alla porta accanto, senza controlli e senza alcuna regola”, stigmatizza il consigliere lecchese Mauro Piazza, che ricorda come “la legge 75 del 1958, cosiddetta legge Merlin, chiudeva le case di tolleranza, prevedendo l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l’introduzione di una serie di reati intesi a contrastarne lo sfruttamento”.

In caso di abrogazione per Mauro Piazza lo scenario rischia di essere preoccupante: “È un’ipotesi falsa immaginare che chi pratica il meretricio in strada lo faccia liberamente e con una propria organizzazione aziendale. È vero e reale, invece, lo sfruttamento della prostituzione da parte di organizzazioni criminali che sposteranno i loro affari delinquenziali vicino a noi, in casa nostra, davanti ai nostri figli, come ha ben detto oggi Angelo Capelli, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, intervenendo nella discussione”.

“Non si tratta di legalizzare la prostituzione ma di permettere che venga praticata tout court – prosegue Piazza – Qui si rischia non di normare, ma di peggiorare la situazione attuale. Ultimo ma non meno importante, questa discussione si configura come una manovra elettorale della Lega in vista delle elezioni europee”.

Infine il consigliere regionale dichiara: “Questi temi non possono essere affrontati con infantilismo politico e la loro sede competente è il Parlamento, non l’aula regionale – concludono Piazza e Capelli – Non si può propagandare ai cittadini che la durissima crisi economica che stanno vivendo sarà risolta con le tasse delle prostitute. Come pagherà poi il cliente la prostituta? Con il bancomat? Provate anche a immaginare quale potere si metterà in mano a una sorta di azienda della prostituzione che gestirà una mailing list dei clienti”.