Airuno entra nel Parco del Curone: in aula il sì dopo più di due anni di corteggiamento

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Ieri sera, mercoledì, in consiglio l’approvazione all’unanimità della delibera di adesione

Nel 2019 l’uscita dal Plis Monte di Brianza con la spaccatura tra favorevoli e contrari al Parco del Curone: ora l’ingresso

AIRUNO – “Tutto è bene quello che finisce bene, ma che pasticcio avete combinato anche questa volta: prima sì, poi no, poi ci pensiamo e infine, finalmente, sì. L’importante ora è essere arrivati a questo traguardo, che ci vede concordi”. Non sono mancate delle punzecchiature da parte della minoranza ieri sera, mercoledì, in consiglio comunale durante la discussione della delibera di adesione del Comune di Airuno al Parco di Montevecchia e della Val Curone.

Un passaggio atteso, arrivato dopo più di due anni di corteggiamento da parte dell’ente sovracomunale con sede a Cascina Butto all’amministrazione comunale guidata da Alessandro Milani. All’indomani della vittoria elettorale, Milani aveva infatti deciso, nel settembre 2019, di recedere dal Plis Monte di Brianza, bloccando di fatto l’automatismo di ingresso nel parco del Curone. “Lo abbiamo fatto perché il Plis non aveva fatto nulla di concreto per il territorio di Airuno – ha affermato il primo cittadino in aula ricapitolando i passaggi che hanno portato alla storica decisione -. Da allora è però iniziato un bellissimo dialogo che ha portato a una vera collaborazione con il Parco grazie al cui ufficio tecnico è stato possibile programmare e progettare degli interventi sui torrenti di Aizurro ottenendo anche un finanziamento regionale”.

Portando in sala i saluti del presidente del Parco Marco Molgora, assente perché impegnato in una trasferta di lavoro, Milani ha altresì sottolineato di non essere mai stato contrario all’ingresso del parco in sé: “Volevamo capire i meccanismi di funzionamento e arrivare a una scelta ragionata e non obbligata”. A chi ha rinfacciato, neanche troppo velatamente, all’amministrazione comunale di aver cambiato idea rispetto alle infuocate assemblee no parco del 2019, Milani ha risposto parlando dei tre incontri pubblici, due dei quali ad Aizurro, per presentare vantaggi e svantaggi dell’ingresso nel Parco, al termine dei quali si è arrivati a un’ampia condivisione della scelta finale. “Dobbiamo fare i conti anche con la necessità di salvaguardare il patrimonio comunale boschivo e essere consapevoli che poca gente ormai pulisce i boschi. Aderire è la scelta giusta per la tutela del nostro territorio collinare”.

A controbattere, ribadendo la posizione dalla minoranza, l’ex sindaco Adele Gatti, nei panni “temporanei” di capogruppo visto che Gianfranco Lavelli non ha potuto partecipare, così come Enrico Riva e la vice sindaca Adriana Rossi, al voto per incompatibilità.

“Più che discutere prendiamo atto di una decisione che di vede favorevoli, tanto che già nel 2018 votammo in questa direzione così come fece l’allora gruppo di minoranza”. Nel leggere la dichiarazione di voto ha poi stuzzicato la maggioranza ricordando la campagna elettorale condotta contro l’entrata nel parco al motto del “facciamo tutto da soli”, “piccolo è bello”. “Eravate lontani dal buonsenso amministrativo, di cogliere le opportunità per recuperare contribuiti che nascono nel costruire collaborazioni esterne con enti e altri comuni. Stare nel Parco a noi ha insegnato che il sentiero non appartiene a un solo comune ma è un tratto di bosco che unisce località, frazioni e territori che insistono su vari territori comunali”.

Nel ringraziare chi si è speso per questa battaglia, in primis il comitato Sì al Parco, Gatti ha ribadito che per il suo gruppo erano chiari, fin dall’inizio, i vantaggi strategici per il territorio di entrare nel Parco”.

Da segnalare la presenza in sala consigliare, a conferma dell’importanza dell’appuntamento, di Giovanni Zardoni, coordinatore delle Gev, di Matteo Fratangeli, vice sindaco di Olgiate e di Franco Orsenigo, portavoce dell’associazione Monte di Brianza.

Ora la palla passa in Regione che dovrà formalizzare l’ingresso di Airuno nel Parco del Curone portando a compimento quindi il percorso che vede coinvolti anche il comune di Valgreghentino.