Airuno, scuola media a rischio chiusura. La posizione di sindaco e dirigente scolastica

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Continua a tenere banco la vicenda della possibile chiusura della scuola media di Airuno

Il sindaco contesta il messaggio “fuorviante” delle docenti e ribadisce che la questione “esula” dalle competenze dell’amministrazione.

AIRUNO – Un messaggio “fuorviante e lontano dai fatti”, oltre che “davvero poco professionale da parte dei docenti stessi”, accusati di fatto di aver fatto politica all’interno delle aule scolastiche. Con una nota, arrivata ad alcuni giorni di distanza dal post, pubblicato domenica scorsa sul proprio profilo Facebook, il sindaco Alessandro Milani ribadisce il proprio completo disappunto per il messaggio inviato tramite Whatsapp dalle docenti della scuola secondaria di Airuno alle famiglie degli studenti iscritti per informare sul rischio di una futura chiusura della scuola media emerso durante la consulta Scuola del 2 maggio.

Alessandro Milani

Nel comunicato, firmato a nome anche dell’amministrazione comunale, Milani riporta anche un estratto del verbale della consulta con riferimento all’intervento della vicaria: “Lidia introduce in seguito una questione relativa alla Secondaria di Airuno, riportata in precedenza dalla Dirigente a lei stessa, al Sindaco ed al Vicesindaco: in futuro si potrebbe avere una monosezione alla Scuola Secondaria di Airuno e la Dirigente sta riflettendo sulla possibilità di portare a Brivio la sezione di Airuno. Lì ci sarebbero spazi più ampi ed aule speciali. La scelta del tempo scuola ad Airuno è stata altalenante e questo, riferisce Lidia, non dà stabilità all’organico dei docenti e potrebbe influire anche sulla qualità dell’insegnamento. Per alcuni anni è stato prediletto dai genitori il tempo prolungato e si sono talvolta attivate due classi prime, come nell’anno scolastico in corso e nel precedente, anche grazie ad un significativo afflusso di alunni provenienti da Valgreghentino. Per il successivo anno, uscirà una classe terza a tempo prolungato, ma entrerà una classe a tempo normale, in cui saranno inseriti due alunni provenienti da Calco e Beverate e soltanto due alunni provenienti da Valgreghentino, già frequentanti la Scuola Primaria di Airuno; l’esiguo numero potrebbe essere causato anche dal problema del trasporto degli alunni verso la nostra Scuola”.

E poi aggiunge, ribadendo come la questione, su cui anche la minoranza ha presentato un’interrogazione (leggi qui) travalichi le competenze comunali: “Come Sindaco e come Amministrazione Comunale teniamo a sottolineare come nessuno di noi sarebbe certamente contento che un domani la Scuola Secondaria si spostasse dal nostro territorio. Questo aspetto è un’eventualità, che non dipende da scelte politiche o discrezionali da parte di un’amministrazione comunale”.

Tra gli esempi portati a supporto della tesi, quello dell’accorpamento degli istituti scolastici in un unico grande istituto con sede a Olgiate con l’ultima stoccata alle insegnanti, già bacchettate per aver parlato di una scelta dovuta al bilancio comunale: “Riteniamo come Amministrazione Comunale che le insegnanti abbiano il compito di insegnare agli studenti in maniera del tutto super partes esattamente come gli Amministratori pubblici debbano amministrare le proprie comunità e, al tempo stesso, siamo fermamente convinti che la politica si debba collocare al di fuori delle aule scolastiche e che essa si svolga sempre in modo corretto e trasparente, nelle sedi opportune”.

Chiara Ferrario

Di altro tenore il comunicato della dirigente scolastica Chiara Ferrario che parla di una riflessione sul futuro della scuola secondaria di primo grado di Airuno nata alla luce del calo demografico che sa interessando anche la realtà del paese. La numero uno dell’istituto comprensivo puntualizza anche sui compiti di ciascun soggetto coinvolto nella vicenda auspicando una sinergia di intenti: “Al Dirigente Scolastico spetta il compito di prospettare l’uso migliore possibile delle risorse dell’organico docenti e sulla qualità didattica, all’ente locale le riflessioni sull’uso degli spazi ed utilizzo degli immobili”.

Non solo. “Le nostre riflessioni prendo spunto dall’evidente calo demografico che sta interessando i nostri plessi e che porta ad ipotizzare nel prossimo biennio una riduzione delle classi della scuola secondaria di Airuno da 5 a sole 3 classi (o persino a 2 classi qualora l’annata presenti un numero di nati inferiore a 18). Si è pertanto iniziato ad ipotizzare l’organizzazione del plesso e, tra le varie possibilità, quella di collocare le classi a Brivio per favorire completamenti cattedra degli insegnanti, stabilità dell’organico docenti, spazi più fruibili per i laboratori, maggiore interazione tra gli alunni rispetto alla prospettiva della monosezione.
Tale situazione è già stata vissuta nel passato ed ha comportato l’aumento di docenti precari assegnati al plesso ed un evidente cambio annuale degli insegnanti. A ciò si aggiunge che la scelta del tempo scuola, ogni anno difforme, dei genitori che in sede d’iscrizione non dà stabilità all’organico dei docenti e potrebbe influire anche sulla qualità dell’insegnamento”.

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