Al via il nuovo corso di Retesalute: “Non ripetiamo gli errori del passato”

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Il nuovo CdA di Retesalute con il sindaco Massimo Panzeri

Assemblea dei soci ieri sera, mercoledì, in Municipio a Merate

Il nuovo Cda ha aggiornato anche sulle cause civili e penali in corso

 

MERATE – Recuperare, quanto prima, un ruolo più attivo nel contesto lecchese sul solco delle tradizioni di Zappa e Maldini, storici sindaci di Merate e Casatenovo. E stabilire un nuovo rapporto con il terzo settore grazie, ad esempio, l’esperienza della co-progettazione. Il tutto passando attraverso l’adeguamento “largo” dello Statuto (rafforzamento del controllo analogo con maggiori garanzie di partecipazione per i piccoli Comuni) e il percorso formativo, rivolto agli amministratori locali con la collaborazione del Neass (Network Aziende Speciali Sociali Lombardia).

Il presidente del CdA Antonio Colombo

Sono le linee guida tracciate ieri sera, mercoledì, da Antonio Colombo, nuovo presidente del Consiglio di amministrazione di Retesalute, l’azienda speciale per i servizi alla persona, tornata in “vita” dopo la revoca della liquidazione, procedura portata avanti dopo la scoperta del buco di bilancio da 4 milioni di euro. Seduto al tavolo dei relatori insieme ai colleghi di Cda, eletti lo scorso febbraio, Chiara Cogliati, Alessandro Feole, Maddalena Reitano e Roberto Corbetta, Colombo ha relazionato all’assemblea dei soci, presieduta dal sindaco di Merate Massimo Panzeri, le attività portate avanti dall’insediamento, avvenuto a marzo, fino a oggi.

Da sinistra il sindaco di Barzanò, quello di Missaglia, quello di Calco

L’ex sindaco di Casatenovo ha premesso, da subito, come l’azienda speciale si trovi, ancora oggi, in una situazione finanziaria precaria, richiamando i Comuni soci al pagamento puntuale delle fatture, ricordando altresì come Retesalute abbia ad oggi pagato tutti i debiti evidenziati dal collegio dei liquidatori. E’ poi passato a esaminare la situazione del personale, ponendo l’accento sulla necessità di puntare e tutelare il “capitale” umano. “Ad inizio aprile il numero dei dipendenti di Retesalute era di 55 unità , oltre a 11 partite Iva – ha detto -. Di questi 10 si riferiscono all’Ambito, 12 assistenti sociali, 14 alla Tutela minori, 10 educatrici/educatori e 16 tra responsabili, amministrativi e Direttore. Negli ultimi 3 anni c’è stato un tasso di abbandono del 21% e solo nel 2021 del 40%”.

Ivan Pendeggia, sindaco di Montevecchia e Matteo Rosa, sindaco di Sirtori

Un dato di fronte al quale Colombo non ha esitato a dirsi sconvolto: “L’azienda ha perso il 40% del proprio valore. Pur considerando lo stato di liquidazione, il turnover particolarmente alto nel nostro settore ed i concorsi che hanno portato a preferire altre occupazioni nella Pubblica Amministrazione, dovremo valutare attentamente se non ci sono state altre cause e ragioni che hanno portato a questo esodo rilevantissimo”. Sempre restando sul tema del personale, Colombo ha aggiornato sui concorsi in corso, uno per assistente sociale (concluso tanto che da maggio entrerà in servizio a La Valletta e Montevecchia) ed uno ancora da pubblicare, per amministrativi cat.C (concluso), 2 progettisti cat.D (1 Junior ed 1 Senior) per le esigenze dell’Ambito (domande scadute il 20 aprile).

Massimo Panzeri, Antonio Colombo e Alessandro Feole

Nel Consiglio di amministrazione del 17 marzo è stato invece deliberata la richiesta di elaborazione di una carta dei servizi offerti da Retesalute, capofila per il piano di zona 2021 – 2024, ai Comuni soci (al fine di far conoscere ed evidenziare la potenzialità di tutti i servizi offerti dall’azienda) e la predisposizione di un “questionario” da indirizzare sempre ai Comuni soci, che contempli la raccolta dati necessaria ad ottenere un giudizio sulla qualità degli stessi.

L’obiettivo è quello di far recuperare all’azienda speciale un ruolo più attivo nel contesto del Distretto di Lecco, una necessità quanto mai attuale in un momento di grave emergenza sociale: “Penso che sia nell’interesse dello stesso distretto poter contare su una Retesalute più forte. Già nei prossimi CDA, con la responsabile dell’Ufficio di Piano, il Presidente dell’Ambito e con il coinvolgimento del Presidente dell’Assemblea Sindaco Panzeri di Merate, procederemo ad un’analisi dei servizi del Distretto di Lecco per valutare un ruolo più autonomo e attivo di Retesalute, ad esempio sulla “gestione inseriti dei disabili CSE”, sul “servizio inclusione”, sull’inserimento lavoro e su altri servizi”.

Il nuovo Cda con il presidente dell’assemblea dei sindaci

Per il nuovo presidente del CdA sarà necessario anche avere un nuovo rapporto con il terzo settore: “Mi riferisco all’esperienza che vogliamo attuare della co-progettazione, la prima per Retesalute”. Non meno importante la questione della “guida” dell’azienda tramite la figura del direttore o dell’Amministratore Unico. Figure (quali lo dirà il nuovo Statuto) che “dovranno assolutamente avere solide competenze manageriali e professionali ed evidenti esperienze lavorative”.

Infine, un cenno al percorso formativo che prenderà avvio nelle prossime settimane, rivolto agli amministratori locali, finanziato dall’Ambito, con la collaborazione del Neass (Network Aziende Speciali Sociali Lombardia) sulle modalità di indirizzo, controllo e sulle specificità di un’azienda consortile. “I coordinatori dei lavori saranno l’avvocato Stefano Motta (“tecnico”) e la dottoressa Donatella Barberis (“scientifico”) . Gran parte delle scelte che avremo di fronte nel prossimo futuro, compreso la modifica statutaria, insieme con la necessità di costruire una fase nuova e una strategia di sviluppo di medio/lungo periodo, condivisa e supportata dagli enti soci, potranno essere affrontate ed approfondite anche nel corso di questi incontri”.

Maddalena Reitano, Roberto Corbetta e Chiara Cogliati

Dopo la relazione tecnica di Alessandro Feole, ha preso parola il sindaco di Calco Stefano Motta che ha posto sull’accento sulla necessità di ripartire con più slancio, facendo tesoro degli errori compiuti: “Abbiamo conservato il 60% della forza di questa azienda che è stata a un passo dal default – ha detto riallacciandosi al discorso sul personale di Colombo – . Dobbiamo darci obiettivi specifici e chiari per non trovarci in futuro nella stessa situazione dei mesi scorsi. Anche sul personale, va implementato dove serve per dare competenze ed efficienza”.

Parole a cui si è unito il sindaco di Merate Massimo Panzeri: “Il punto di partenza deve essere la responsabilità di tutti i soci per non ricascare negli errori del passato. Il mio augurio, insomma, è quello di essere seduto sulla macchina giusta: come soci abbiamo deciso tutti di riscommettere su questa azienda e dobbiamo lavorare per questo”.

Roberto Corbetta

Gli avvocati Maddalena Reitano e Roberto Corbetta hanno poi aggiornato sulle vicende giudiziarie promosse dal precedente consiglio di amministrazione. La causa civile che vede coinvolte l’ex direttore generale Simona Milani e l’ex responsabile amministrativa Anna Ronchi, va avanti davanti al giudice del lavoro. L’assemblea dei soci ha infine deciso di non costituirsi parte civile nella causa penale che vede imputata, per l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali per i bilancio 2017 e 2018, Anna Ronchi. I sindaci hanno infatti accolto il parere fornito dal Cda di attendere l’evolvere del procedimento civile, prima di valutare come muoversi (anche come singoli Comuni), in sede penale. La prossima udienza, dopo il rinvio del 9 marzo, è fissata per il 1° giugno.