Calco, polemica per la mozione sul centro vaccinale. La minoranza diserta il Consiglio

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La maggioranza ha presentato lunedì in Consiglio la mozione contro la chiusura del centro vaccinale

Per Tutti per Calco si è trattato di un gesto inutile, visto la prossima riapertura del centro. Il sindaco difende la scelta: “Un segnale dal territorio”

CALCO – “Siamo stati i primi perché la mozione l’ho scritta io. Ma il testo, con delle differenze, andrà in tutti i Consigli comunali perché è giusto che la posizione assunta dai sindaci in questa vicenda venga condivisa dall’intero consiglio comunale”. Sono le parole con cui il sindaco Stefano Motta ha difeso lunedì sera in Consiglio comunale la scelta di discutere la mozione relativa alla chiusura del centro vaccinale di Olgiate, depositata al protocollo dopo la notizia dell’improvvisa chiusura del polo di somministrazione dei vaccini allestito per pochi giorni in sala civica a Olgiate. Una mozione, in cui si minacciava anche l’esposto in Procura, che faceva seguito alla dura posizione presa dai sindaci nei confronti delle autorità sanitarie, presentata prima che i sindaci incontrassero i vertici di Ats e Asst per un confronto sulla chiusura di Olgiate e lo stop ai centri vaccini di Calolzio, Oggiono, Merate e Casatenovo, ottenendo di fatto la riapertura dei presidi.

Un cambio di rotta in corsa che ha spinto il gruppo di minoranza di Tutti per Calco a ritenere inutile la convocazione del consiglio comunale di lunedì, vedendo nella volontà di discutere a tutti i costi una mozione una finalità politica. “Vogliamo ricordare al sindaco di non averci minimamente coinvolto né per l’ipotesi di Arlate né per quanto si è concretizzato ad Olgiate Molgora e che per la collaborazione fra Sindaci passata e presente non è stato necessario alcun mandato del Consiglio Comunale – hanno fatto sapere i consiglieri capitanati da Giuseppe Magni che lunedì non si sono presentati in aula – .Non solo, ma la criticità è di fatto già risolta e non è con gli esposti in Procura ma con la fattiva collaborazione tra i molteplici soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza pandemica che si tutelano gli interessi dei cittadini”.

Un’opinione a cui Motta, pur non facendo direttamente riferimento, ha risposto durante il consiglio comunale, dicendosi inoltre rammaricato per l’assenza dei consiglieri comunali di minoranza. “E’ doveroso che queste azioni non costituiscano un’iniziativa dei sindaci, ma parte dell’intero consiglio comunale. E’ giusto che noi sindaci restiamo compatti in modo che la voce del territorio arrivi a chi di dovere. La nostra forza in questi giorni è stata quella di restare uniti al di là delle nostre connotazioni politiche. Sono mesi che operiamo in una situazione di emergenza e lo sanno bene i consiglieri anche se forse non tutti visto le assenze di questa sera”.

A conclusione del consiglio, prima di mettere in votazione la mozione (approvata a maggioranza), il consigliere Filippo Anghilieri, con delega alla sanità, ha ricordato la disponibilità fornita già da dicembre a Ats per la campagna vaccinale anti Covid mentre l’assessore ai Servizi sociali Roberta Brambilla ha invece rimarcato la difficoltà di spiegare agli over 80, prenotati da metà febbraio, per il vaccino il perché della lunga attesa per la somministrazione.