Cernusco, in aula il free swimming di Toto: “Gratuito il corso di nuoto”

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Il Comune ha finanziato in parte il corso di nuoto per gli alunni della primaria. Toto: “E’ nel Pof, deve essere gratuito”

De Capitani: “Ci atteniamo a quanto ci chiede la scuola. Chiederemo comunque un chiarimento alla dirigenza”

CERNUSCO – La battaglia “free swimming” del consigliere di minoranza Gennaro Toto tiene banco in consiglio comunale costringendo la maggioranza a interrompere per qualche minuto la seduta di consiglio. E’ successo mercoledì sera quando in aula è stato presentato il piano di diritto allo studio 2019-2020. Il sindaco Giovanna De Capitani ha illustrato con dovizia di particolari il documento, sottolineando i 585mila euro stanziati dal Comune a favore del diritto allo studio dei giovani cernuschesi.

L’attenzione allo studio

Con tanto di slides proiettate in sala, il primo cittadino ha snocciolato numeri e cifre relative alla popolazione scolastica cernuschese. “Il trend non è netto, anzi diciamo che ogni anno fa un po’ a sé” ha precisato commentando i dati sulle nascite, aggiungendo poi che il servizio di ricarica della mensa non sarà più effettuato , dopo il cambio di gestione, dal Caffè del Centro (è notizia degli ultimi giorni invece l’accordo trovato con il bar Pit Stop).

L’assessore Alvaro Pelà e il sindaco Giovanna De Capitani

120mila euro per l’assistenza degli alunni disabili

Doverosa la parentesi dedicata all’aumento dei costi, stimati in 120mila euro, dovuto all’incremento di ore svolto dagli educatori, a favore degli 11 alunni disabili, residenti a Cernusco, iscritti alle scuole del paese. “Non so fino a che punto i Comuni riusciranno a far fronte a queste spese riuscendo anche a trovare personale adeguato. E’ una riflessione che va fatta e allargata anche ad altri Comuni perché è necessario che i costi vengano redistribuiti con altri enti. Sono convinta che l’integrazione sia la strada giusta da perseguire, ma c’è un problema economico di non poco conto”.

Tanti progetti nel piano di diritto allo studio

Una riflessione che ha lasciato poi il campo alla presentazione dei progetti inseriti nel piano di diritto allo studio rivolti alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado. Dal minibasket al progetto Porcospini, passando per differenziamo, educazione stradale, affettività, nuoto, motoria, visita ai luoghi della memoria e musica, canto e teatro. Per le medie l’offerta prevede, tra l’altro, lo sportello psicologico e di counselling, educazione civica, certificazioni europee di lingue, Leonardo, Curioniadi e il consiglio sovracomunale dei ragazzi. Un punto, quello dei progetti, su cui si è acceso il dibattito.

Il focus sul corso di nuoto

A prendere la parola il consigliere di minoranza Gennaro Toto chiedendo delucidazioni sul corso di nuoto riservato ai bambini di terza e quarta elementare. “Di questo argomento si è a lungo parlato nel Consiglio di istituto. E so che il precedente dirigente e anche il vice erano concordi nel volere inserire questa attività nel Pof, il piano dell’offerta formativa, in quanto alternativa alle ore di educazione fisica. Così facendo il progetto diventa obbligatorio, ma a pagamento. Vi chiedo almeno di azzerarne il costo per le famiglie così da non avere problemi con i genitori”.

La replica del sindaco

Il sindaco De Capitani ha spiegato di aver presentato i progetti concordati con la scuola e di aver semplicemente accordato un aumento del contributo proprio per il corso di nuoto. Grazie al contributo del Comune di 2.100 euro, alle famiglie resta una quota simbolica di 15 euro per l’intero corso di dieci lezioni (il viaggio è già compreso nel servizio di trasporto scolastico). “Mi sembra una pura strumentalizzazione – ha aggiunto il sindaco -. Non può essere un consigliere a portare un’istanza della scuola. Non spetta a noi entrare nel merito del Pof. Noi prendiamo atto delle richieste dell’Istituto”.

No all’emendamento, sì all’approfondimento

Nel dibattito si è inserito anche il capogruppo dell’altro gruppo di minoranza Salvatore Krassowski: “Portiamo in discussione il piano per il diritto allo studio non per una presa d’atto, ma il Consiglio è chiamato a votarlo. È chiaro che possa anche essere proposto un emendamento”. Su richiesta dell’assessore Roberta Cereda, la seduta è stata poi sospesa per una decina di minuti al fine di sviscerare meglio la questione. Riaperta la discussione, De Capitani ha spiegato che l’emendamento proposto da Toto non era formalmente ammissibile mancando la copertura finanziaria, ma ha promosso di chiedere informazioni alla scuola alla fine di risolvere la faccenda.