Cernusco: minoranza contro la chiusura delle scuole per le elezioni

Tempo di lettura: 3 minuti
Elezioni Regionali

La minoranza di Upai cita l’esempio del 2021 quando i seggi vennero allestiti in palestra per non sospendere l’attività didattica

“Questo invece è il peso della scuola per l’amministrazione Toto”. Nel mirino delle critiche anche il servizio mensa

CERNUSCO – Un interesse per la scuola manifestato con degli slogan a cui non hanno fatto seguito azioni concrete. E’ pesante l’attacco sferrato dal gruppo di minoranza Un passo avanti insieme alla maggioranza guidata dal sindaco Gennaro Toto, rea di non aver trovato una soluzione che permettesse di non interrompere l’attività didattica in vista delle elezioni regionali dei prossimi 12 e 13 febbraio.

L’esempio del 2021 con l’amministrazione De Capitani

Citando quanto promosso nell’ottobre 2021 dall’allora amministrazione guidata da Giovanna De Capitani con l’allestimento dei seggi per le elezioni amministrative nella palestra della scuola primaria senza andare a interferire con l’attività scolastica, la minoranza guidata da Gabriele Gavazzi sottolinea che allora “fu soprattutto volontà di chi amministrava, affrontare l’impegno elettorale senza che questo gravasse
sugli alunni della scuola e sulle loro famiglie. Una volontà espressa nei fatti che oggi purtroppo non rivediamo nelle intenzioni dell’amministrazione Toto”.

Elezioni Cernusco Lombardone
Gabriele Gavazzi e Gennaro Toto fuori dai seggi elettorali allestiti nel 2021 nella palestra della scuola primaria

Per i consiglieri di Upai, c’era tempo e modo “per valutare, pianificare e realizzare una soluzione che evitasse l’interruzione delle lezioni. Le scuole costituiscono una trama fondamentale del tessuto sociale di una comunità come Cernusco Lombardone, un punto di riferimento nella quotidianità delle famiglie e degli alunni che le frequentano”.

L’importanza della scuola in anni già difficili

Chiudere le scuole, per quasi tre giorni, “significa destabilizzare la routine degli alunni e delle loro famiglie interferendo con tutta una serie di incastri, che chi ha figli conosce molto bene. Soprattutto, a fronte di anni di instabilità, in cui abbiamo assistito per mesi alla sospensione delle lezioni in presenza con conseguente discontinuità dell’attività didattica, ci sembra inaccettabile, ad oggi, non essere consapevoli dell’importanza anche di due soli giorni di scuola persi. Ci sembra inaccettabile che non sia stato possibile pensare per tempo ad una soluzione alternativa”.

Da qui l’attacco a un’amministrazione che “può pensare di spendere soldi in progetti plurimilionari, indebitando il comune per i prossimi anni a venire, ma non si preoccupa di investire poche migliaia di euro (ad ottobre 2021 furono circa 8.000 euro) per garantire agli alunni della primaria la semplice continuità dell’attività didattica”. Il tutto pur avendo delegato ben due docenti, Gerardo Biella e Pietro Santoro, ai rapporti con la scuola.

Il ritardo di insediamento della commissione mensa

Tra le critiche avanzate, anche quelle sulla commissione mensa che si è potuta insediare solo a febbraio 2023 dopo i solleciti da parte della commissione stessa e delle proteste dei genitori per la scarsa qualità della mensa scolastica. “Oggi suonano molto lontane le promesse sentite in campagna elettorale, le “battaglie” per i formaggini e le incursioni sugli autobus. Le promesse non si misurano sulle intenzioni, ma sui risultati e soprattutto sulla volontà di portarle avanti” concludono i consiglieri di minoranza.