Cernusco, parchi chiusi: De Capitani risponde alle minoranze

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Una scelta difficile fatta basandosi su quanto previsto del decreto del presidente del Consiglio

Il sindaco: “Siamo in contatto con il parroco e con i referenti dei centri educativi per cercare di creare spazi adeguati per i bambini in completa sicurezza, appena la legge lo consentirà”

 

CERNUSCO – Mancata riapertura dei parchi comunali. Il sindaco Giovanna De Capitani replica ai consiglieri di minoranza che, con una lettera aperta, avevano espresso l’auspicio  della riapertura, contingentata, di alcuni parchi per i bambini. Un suggerimento su cui il primo cittadino intende fare luce: “Ho già avuto modo di precisare quanto sia stato difficile procedere con la mancata apertura dei parchi ma le motivazioni sono evidenti proprio leggendo con attenzione l’articolo 1  del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile.  Mi giunge perlomeno strano invece, ricevere sollecitazioni da Consiglieri Comunali che non dovrebbero avere dubbi sulla corretta interpretazione della legge e operare, in quanto Consiglieri, a supporto del Sindaco per favorirne l’applicazione e il rispetto conseguente da parte di tutti i cittadini. In modo particolare questo presupposto diventa fondamentale se riguarda la salute pubblica”.

De Capitani sottolinea che, come conseguenza del decreto in vigore da lunedì 4 maggio, le aree gioco sono chiuse ed è vietato svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto.
“In che modo potremmo favorire il gioco dei bambini con queste prescrizioni?
Nella lettera aperta i Consiglieri di IFNS e CLBC non propongono alcuna soluzione. L’apertura dei parchi è consentita solo per il passaggio nei vialetti durante l’attività motoria, senza potersi fermare per giocare sull’erba o fare merenda.  Se pensiamo al benessere dei nostri bambini appare immediata la contraddizione nel farli attraversare il parco, con un solo genitore, per camminare o correre e non potersi fermare a giocare neppure con una palla, vedendo anche i giochi delimitati e non accessibili”.

Il sindaco aggiunge: “Sono già attivi e continui i contatti con il Parroco e i referenti dei centri educativi per cercare di creare spazi adeguati per i bambini in completa sicurezza, appena la legge lo consentirà. Ci siamo sempre appellati al senso di responsabilità della cittadinanza che ha risposto con impegno e osservanza delle regole. Lo stesso impegno che chiediamo ancora alle famiglie in questa Fase 2, che si inserisce in un contesto ancora attivo di pandemia e richiede le stesse cautele messe in atto finora, per poter favorire la completa ripresa della quotidianità, lenta ma graduale, senza il preoccupante rischio di recidiva del contagio”.