Emergenza covid, Lega Merate replica ai 5 Stelle: “Attacchi pretestuosi”

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Franco Lana

Il movimento 5 stelle aveva puntato il dito contro la gestione dell’emergenza covid da parte della Regione Lombardia

La replica della Lega Merate: “Parlano di affrontare uniti l’emergenza coronavirus, ma poi fanno polemica sterile”

 

MERATE – Botta e risposta tra Lega e Movimento 5 Stelle sulle modalità con cui la Regione Lombardia sta affrontando l’emergenza sanitaria in atto. A rispondere al comunicato di Merate 5 Stelle è il segretario della Lega Nord Franco Lana sottolineando che l’invito ad affrontare uniti l’emergenza coronavirus venga disatteso proprio dai 5 Stelle che trasformano  “ogni occasione per attaccare, a prescindere, qualsiasi iniziativa venga messa in atto dalla Lega. E lo fanno per di più in modo maldestro e pretestuoso al solo scopo di distorcere la realtà dei fatti ed esclusivamente per i propri fini politici. Fingono di non ricordare che noi lanciammo l’allarme sul rischio contagio chiedendo di effettuare controlli su tutti i cittadini di ritorno dalla Cina e ci chiamarono razzisti”.

Un attacco in cui viene portato al centro anche la vicenda giudiziaria legata ai detenuti al 41 bis: ” Sono così talmente distratti e impegnati a fare polemica da non accorgersi nemmeno che 376 tra i più pericolosi detenuti mafiosi e trafficanti sono tranquillamente usciti dalle carceri per andare a casa loro.
Oppure, che grazie alla crisi innescata dal virus le navi ONG dallo scorso febbraio hanno ripreso indisturbate il servizio trasporto passeggeri sulla tratta Libia Italia scaricando altre centinaia di poveracci in casa nostra senza nessun tipo di controllo o precauzione.
Ma per loro i problemi sono altri invece: questione di priorità evidentemente.
Parlano di sprechi: si dimenticano di dire quanti milioni al mese costa agli italiani il Dream Team di esperti voluto da Giuseppe Conte e che da mesi alimenta il fiume di disposizioni regole e provvedimenti senza risolvere niente se non creare confusione ed ansia nei cittadini.
Sulla questione delle zone rosse, preferisco astenermi dal commentare e rispondere per rispetto e vicinanza alle famiglie di chi ha perso i propri cari a causa del virus. Utilizzare e farsi scudo dei morti e della sofferenza delle persone al solo scopo di delegittimare l’avversario politico lo lascio volentieri a chi non ha di meglio da dire.
Un’ultima considerazione: la Regione, forse, la potranno governare, semmai ci riusciranno, quando avranno una visione e idee in grado di conquistare il cuore e la mente della gente. E soprattutto i loro voti. Fino ad allora si dovranno accontentare di stare seduti al loro posto. In minoranza”.