Fallimento Gestisport: i sindaci di Merate e Oggiono scrivono a Draghi e Fontana

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L’appello dei primi cittadini riguardo il fallimento Gestisport, che ha riguardato le piscine di Merate e Oggiono

“Lo sport e gli impianti sportivi necessitano di un maggiore sforzo”

MERATE –  “Vogliamo porre la massima attenzione alle famiglie creditrici che hanno già speso risorse più o meno ingenti per abbonamenti, corsi e utilizzo degli impianti stessi e
che oggi si ritrovano con il grave peso sulle spalle che questo fallimento ha lasciato
sulle famiglie stesse”.

È uno dei passaggi della missiva che, negli scorsi giorni, dieci Amministrazioni Comunali coinvolte dal fallimento della Gestisport hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, chiedendo loro di adottare soluzioni e fornire risorse a favore di un settore così strategico dal punto di vista sociale, che purtroppo rischia
il default.

A sottoscrivere l’appello sono stati i primi cittadini di Merate, Massimo Panzeri, e Oggiono, Chiara Narciso, oltre ai sindaci di San Donato Milanese, Bresso, Carugate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Jerago con Orago, Lainate e Voghera. Dopo avere tentato un concordato preventivo in continuità con l’obiettivo di risanare l’azienda senza interrompere l’erogazione dei servizi, tutti loro, per effetto della sentenza di fallimento, si sono trovati nelle medesime condizioni, attivandosi fin da subito per «ricercare un nuovo gestore che possa da un lato assicurare la riapertura degli impianti e quindi la fruibilità ai cittadini delle strutture, e dall’altro assorbire la massima parte possibile dei dipendenti coinvolti dal fallimento, evitando di aggravare le situazioni di disagio economico delle famiglie».

Nel rivolgersi ai rappresentanti delle istituzioni sovraordinate, i sindaci hanno
espresso il timore condiviso che gli interventi a sostegno del settore, di fronte alle
criticità generate dalla pandemia e dal caro energia, possano «non essere sufficienti
al ritrovamento di un equilibrio economico-finanziario delle concessioni da parte dei
gestori, compresi quelli che andranno ad occuparsi delle nostre piscine».
“Questa preoccupazione – conclude la lettera dei sindaci – ci porta a invitarvi a
trovare ulteriori soluzioni e risorse a favore di un settore che rischia il default, con
tutte le conseguenze sociali che ne deriverebbero”.

“E’ stato importante condividere con gli altri colleghi sindaci – spiega il primo cittadino di Merate –  questa problematica che ci accomuna e promuovere insieme questa iniziativa, al fine di sollecitare gli Enti sovraordinati a trovare innanzitutto risposte rapide alle centinaia di lavoratori coinvolti ed alle moltissime famiglie vittime del fallimento, nonché di favorire le condizioni per poter individuare nuovi gestori che assicurino la riapertura degli impianti
natatori delle nostre Comunità e la loro fruibilità”.