Ieri sera, giovedì, l’incontro in Auditorium a Merate
Il presidente della Regione Fontana e il sottosegretario Piazza concordi: “Per quanto ci riguarda, il percorso dell’autonomia non si è arenato”
MERATE – “Un cambiamento necessario per svecchiare il paese”. E’ su questo concetto che ha battuto molto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana invitato ieri sera, giovedì, in auditorium a Merate per parlare di autonomia differenziata. Al suo fianco, nella serata promossa dalla sezione meratese del Carroccio, il sottosegretario regionale Mauro Piazza, pronto a sottolineare come la riforma in atto (“che per quanto ci riguarda non si è affatto arenata”) sia a servizio dei cittadini e degli enti locali.
Introdotti da Alessandro Vanotti, vice segretario della sezione meratese della Lega e intervistati dal giornalista Giancarlo Ferrario, Fontana e Piazza si sono alternati nello spiegare la bontà del percorso intrapreso per arrivare all’autonomia differenziata elogiando anche il lavoro svolto da Erika Stefani, ministro per l’autonomia nel primo governo Conte, presente in sala insieme a molti sindaci e amministratori del territorio. Tra questi anche il primo cittadino di Merate Mattia Salvioni che, invitato sul palco per un saluto, ha condiviso l’importanza di promuovere un confronto sul tema dell’autonomia, uscendo dagli schemi e dalle impostazioni dei singoli partiti.

“Rispetto molto di più chi si professa centralista rispetto a chi oggi contesta, in malafede, la legge Calderoli” ha esordito Fontana, che nel corso della serata si è lasciato andare a qualche espressione colorita, rispolverando anche lo slogan “Padania libera” che ha scatenato l’applauso convinto del pubblico in sala. “Questo percorso è importantissimo perché permetterà di togliere poteri alla burocrazia degli uffici della Capitale: dal centralismo romano si passerà a un’autonomia che privilegia i territori permettendo di riscuotere e utilizzare le risorse senza doverle elemosinare a Roma”.

Gli ha fatto eco Piazza: “L’autonomia è un discorso di efficienza, ovvero di poter spendere meglio i soldi dei cttadini. Basta pensare ai tempi di risposta alle domande: la Regione Lombardia impiega giorni, il Ministero mesi”.
Una considerazione che ha prestato il fianco all’affondo di Fontana: “Roma è un pantano dove si ferma tutto. Aveva proprio ragione Umberto (Bossi, ndr). Infatti ormai non ci vado più”.
Un j’accuse condito da una stoccata ancora più pesante: “Se la legge sull’autonomia differenziata non dovesse passare, dovrà cadere il Governo: non vedo altre alternative”.