Lomagna, asfaltatura di via Giotto: la minoranza scrive al Pirellone

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L’asfaltatura era prevista nella convenzione stipulata con l’immobiliare dell’area ex Rdb

La minoranza punta il dito contro la scelta dell’amministrazione Citterio: “Il finanziamento regionale va utilizzato per altri interventi, quello sarebbe già finanziato”

 

LOMAGNA – Una lettera ai consiglieri regionali in merito alla decisione, presa dall’amministrazione comunale guidata da Cristina Citterio, di asfaltare via Giotto attraverso il finanziamento regionale di 350mila euro. L’hanno scritta i consiglieri comunali di Uniti per Lomagna al fine, come scrivono nel documento inviato al Pirellone, “di informarVi di un recente grave fatto occorso presso il nostro Comune”.

Una considerazione a cui segue la dettagliata spiegazione. “La nostra Amministrazione comunale – su esclusiva decisione del gruppo di maggioranza – ha stabilito di utilizzare il finanziamento straordinario pari ad euro 350.000,00, assegnato al nostro Comune da Regione Lombardia mediante delibera n. XI/3113 del 5.5.2020 della Giunta Regionale ed in arrivo nei prossimi mesi, per riasfaltare una via periferica del paese di Lomagna.
Tale scelta non presenterebbe, di per sé, alcunché di illecito, se solo non fosse che il rifacimento della ridetta via è attualmente a carico di una società immobiliare privata che si è vincolata nei confronti del Comune, mediante convenzione quinquennale stipulata il 24 luglio 2019, a riasfaltare il manto stradale della ridetta via Giotto, quale onere di urbanizzazione primaria a suo carico, a fronte della concessa realizzazione di un progetto attuativo presso l’adiacente area Ex RDB, appunto di proprietà della richiamata società”.

Convenzione alla mano, i consiglieri guidati dal capogruppo Mauro Sala spiegano: “In particolare si legge chiaramente a pagina 5 della ridetta convenzione (doc. 1), che “la Proponente si obbliga a realizzare a propria cura e spese le seguenti opere di urbanizzazione primaria: rete idrica e rete di distribuzione del gas metano tratti 2 e 3 della via Giotto; parcheggi di uso pubblico; (…) pavimentazione della pubblica via Giotto tratti 1-2-3””.

Come noto, il progetto era legato a quello relativo all’insediamento di un deposito della Fiocchi Munizioni nell’ex Rdb.
“L’immobiliare in questione era infatti interessata alla realizzazione del ridetto piano attuativo in considerazione del fatto che avrebbe dovuto vendere il complesso denominato ex RDB, una volta riqualificato, ad una nota azienda di armamenti e munizioni di Lecco.
Subito dopo la stipula della convenzione, però, la (futura) parte acquirente ha abbandonato il progetto lasciando l’immobiliare priva della sua futura controparte contrattuale: conseguentemente la proprietaria dell’area ha manifestato la propria volontà di abbandonare il progetto e “porre nel nulla la convenzione””.

I consiglieri continuano: “Avuto contezza di ciò, invece di intraprendere le opportune vie legali per ottenere dal privato il rispetto della ridetta convenzione, la maggioranza ha inspiegabilmente deciso, annunciandolo nell’ultima seduta Consiglio Comunale (di cui non abbiamo ancora i verbali) ed omettendo di debitamente informare il consiglio della circostanza, di usare il ridetto finanziamento pubblico per “coprire” la spesa attinente il rifacimento della via Giotto, seppur tale spesa sia di fatto ancora a carico dell’immobiliare considerato che la ridetta convenzione non può affatto reputarsi “sciolta” in virtù della semplice manifestazione di volontà espressa in tal senso da parte del privato”.

Ed è qui che arriva l’attacco della minoranza che ha ravvisato un contrasto tra quanto deciso dall’amministrazione comunale e la delibera regionale  che prevede espressamente che “il Comune beneficiario del contributo può finanziare uno o più lavori pubblici, a condizione che gli stessi non siano già integralmente finanziati da altri soggetti”. Un punto già sollevato in consiglio comunale: “Alla richiesta di nostre spiegazioni in merito in sede di Consiglio Comunale, da un lato il sindaco ha sostenuto di non conoscere quale fosse stato l’iter approvativo del piano attuativo di via Giotto, circostanza del tutto non credibile e comunque assolutamente riprovevole; dall’altra l’Assessore al bilancio ha riferito non vi fossero altri progetti alternativi disponibili. Se ciò fosse vero il Comune avrebbe dovuto rinunciare al finanziamento, piuttosto che incassarlo e dirottarlo su un progetto marginale, periferico, ed assolutamente insignificante per Lomagna, allo scopo di agevolare un privato nel sostenere oneri che gli competerebbero in via esclusiva, e così violando palesemente sia la legge che la suddetta Delibera della Giunta Regionale”.

Ragioni che hanno spinto i consiglieri di minoranza a prendere carta e penna per informare il Consiglio regionale, £affinché possa assumere in merito ogni provvedimento reputato opportuno”.