Merate, appartamenti nel giardino di Villa Bonanomi: minoranza critica

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Il giardino e l'ex villa Bonanomi

Discussione in Consiglio comunale ieri sera, lunedì, sul permesso a costruire nel giardino dell’ex villa Bonanomi

Bocciata la richiesta di Cambia Merate di prevedere nuove piantumazioni anziché il marciapiede: “Non c’è alcuna convenzione con il privato”

MERATE – “La realizzazione del marciapiede è una prescrizione prevista dal Pgt, non è un’opera legata a una convenzione. Ritengo anche che sia un’opportunità per migliorare la viabilità del comparto di via De Amicis”. E’ stata respinta la richiesta avanzata dal gruppo Cambia Merate ieri sera, lunedì, in apertura di Consiglio durante la fase dedicata al Question Time. Il consigliere Alessandro Pozzi è intervenuto portando al centro del dibattito la vicenda relativa al taglio di nove alberi di alto fusto nell’ex villa Bonanomi situata all’intersezione tra via Don Cazzaniga e via De Amicis.

Il consigliere di Cambia Merate Alessandro Pozzi

Appartamenti nel giardino della villa

Il privato ha ottenuto un permesso a costruire per la realizzazione di due nuovi edifici (rispettivamente da 5 e 2 unità abitative) da realizzare nel giardino dell’abitazione signorile. Ne è conseguito l’abbattimento delle piante effettuato qualche settimana fa. “Il Comune potrebbe chiedere all’operatore di piantumare nuovi alberi anziché costruire un marciapiede in via Cazzaniga visto che sulla stessa strada c’è già sul lato opposto. Non solo, ma il nuovo camminamento per pedoni non arriverebbe fino in cima a via Caneva, rendendo pericoloso l’attraversamento per pedoni” ha spiegato Pozzi, sottolineando l’origine lontana negli anni di questo intervento edilizio. “E’ un’urbanizzazione prevista già nel Prg portato avanti dall’amministrazione guidata da Dario Perego. Durante il mandato di Battista Albani era stata inserita su quest’area la scheda tecnica A 07 ponendo maggiori vincoli sull’area”.

Il sindaco Massimo Panzeri

Nessuna convenzione attiva

Il sindaco Massimo Panzeri ha ringraziato Pozzi per l’excursus storico: “Dalla sua ricostruzione è chiaro che la genesi di questo intervento non è attribuibile al mandato di Robbiani – ha esordito -. In un primo tempo si era parlato di piano convenzionato, ma la Sovraintendenza aveva bocciato le previsioni proposte dal privato. Si è arrivati ora a questo permesso di costruire senza alcuna convenzione con il Comune. Preciso che il privato ha già versato gli oneri di urbanizzazione (circa 56mila euro). Quanto al marciapiede, questa è una prescrizione dettata dalla necessità di far arretrare il muro di recinzione guadagnando spazio da mettere a disposizione del futuro comparto e degli attuali residenti”. Quanto agli alberi rasi al suolo, Panzeri ha chiuso con un lapidario “Verranno ripiantumati”.

Pozzi: “Più coraggio e non solo slogan plastic free”

Una risposta secca che ha fatto sbottare Pozzi: “Sappiamo benissimo che un albero appena piantato non equivale a uno storico. Ci saremmo aspettati e avremmo auspicato un maggior coraggio anche in campo urbanistico da un’amministrazione che sta dedicando tante energie al plastic free”.