Merate, Castelli presenta i candidati di Cambia Merate

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MERATE – Otto donne e otto uomini per una lista eterogenea e bilanciata sia dal punto di vista delle fasce d’età che della rappresentatività territoriale delle frazioni. E’ stata ufficialmente costituita e si presenterà alla cittadinanza giovedì 2 maggio alle 21 la lista civica “Cambia Merate!”. Durante l’incontro, il candidato sindaco Aldo Castelli, insieme ai 16 candidati, presenterà i punti cardine del programma elettorale con cui il gruppo si presenterà agli elettori il prossimo 26 maggio.

Il candidato sindaco Aldo Castelli

In via Manzoni la sede elettorale

Domenica 5 maggio verrà poi inaugurata alle 17 la sede elettorale di Cambia Merate. Sarà in via Manzoni 16 e sarà aperta all’ascolto e al coinvolgimento dei cittadini. Così come ribadito dal candidato sindaco nel corso del primo incontro ufficiale del gruppo a fine gennaio, i requisiti cardine della lista e dei suoi sostenitori sono quelli di muoversi all’interno del perimetro tracciato dal riconoscimento dell’Europa e della Costituzione. Grazie a un lungo e meticoloso lavoro è stato poi possibile individuare candidati dal bagaglio culturale, professionale e formativo differente e che fossero rappresentativi delle diverse frazioni della città. Per Merate centro sono in corsa la giovanissima Maria Lucente Ballabio, il segretario del circolo Pd Gino del Boca, Nicoletta Dozio, Viola Fossati, Marco Giumelli, Mirta Lorenzini, Gloria Uggeri mentre Brugarolo potrà contare sul già consigliere Roberto Riva. Cassina Fra’ Martino annovera tra i candidati Michele Marucco e Patrizia Riva, presidentessa dell’associazione Dietro la lavagna. Novate è rappresentata da Vincenzo Vesci, molto conosciuto nell’ambiente parrocchiale mentre Sartirana verrà rappresentata dal già consigliere Roberto Perego e Gerolamo Spreafico. Infine Pagnano vede in campo il consigliere uscente di Sei Merate Alessandro Pozzi, Francesca Corneo e Isabella Mauri.

 

Il programma elettorale non sarà il libro dei sogni

Nutrito e corposo il programma elettorale che nasce “dalle idee e dal lavoro di numerose persone che nel corso di questi mesi si sono confrontate dando vita a gruppi di approfondimento tematici”. Dopo il confronto con persone e associazione il programma è stato poi “misurato con la realtà” per arrivare a un elenco di proposte concrete per Merate e i suoi abitanti.

Il candidato sindaco Castelli puntualizza: “La Merate che abbiamo in mente è un paese inclusivo, aperto, solidale, verde, funzionante, gestito da un’amministrazione onesta, competente e dialogante con i cittadini. Una città che pensa al futuro e che intende investire in politiche all’insegna del rispetto del territorio, dello sviluppo dei servizi per la comunità, della promozione culturale e dell’inclusione dei cittadini più svantaggiati. Una città amministrata da persone con esperienza, ma anche da giovani che con entusiasmo e passione guardano alla politica come un modo concreto per amare il territorio in cui vivono. Una città dove centro e periferia rappresentano un’area organica e coesa, pur nel rispetto dei caratteri, della storia e delle peculiarità delle frazioni. Una città che dialoga con i Comuni che la circondano, nella consapevolezza che i problemi da affrontare sono gli stessi e che le decisioni devono essere assunte a livello sovracomunale”.

Attenzione al verde e alle persone

Tra i punti cardine l’istituzione del Parco Urbano Nord Merate, il recupero del lago di San Rocco e la valorizzazione della Riserva di Sartirana, senza dimenticare anche il patrimonio arboreo con la piantumazione nel quinquennio di 1.000 nuovi alberi nel territorio comunale. Sul fronte della raccolta rifiuti, si punterà a Merate rifiuti zero attraverso l’introduzione di sistemi di tariffazione puntuale. Nel programma non poteva mancare un accenno anche a Viale Verdi con la proposta di rimodulare il progetto, prevedendo semafori intelligenti in sostituzione delle rotonde e rivedendo quegli aspetti che ne rappresentano dei limiti oggettivi quali la mancanza di piste ciclopedonali, la carenza di alberature e la mancanza di spazi di socialità e arredo urbano. Non meno importanti i progetti di valorizzazione di Villa Confalonieri e di potenziamento della biblioteca.