Merate: l’ambiente al centro dell’incontro di fine campagna elettorale del Pd

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Manuel Tropenscovino, Laura Bartesaghi, Mattia Salvioni e Chiara Braga

La serata si è svolta ieri, mercoledì, in Auditorium a Merate

Protagoniste le candidate Laura Bartesaghi (Uninominale) e Chiara Braga (Plurinominale)

MERATE – Ambiente, clima, energia e futuri sostenibili al centro dell’incontro promosso ieri sera, mercoledì, nell’Auditorium del Comune per chiudere la campagna elettorale del Partito Democratico sul territorio Meratese. La serata ha visto la partecipazione delle candidate alla Camera dei Deputati Laura Bartesaghi (collegio Uninominale) e Chiara Braga (collegio Plurinominale e attuale Deputata alla XVIII Commissione Ambiente).

“Durante la serata si è dibattuto su come oggi le questioni ambientali siano al centro della vita di tutti noi e toccano da vicino anche gli ambiti economici e sociali diventando, di fatto, uno dei temi centrali su cui il Partito Democratico ha definito la propria proposta elettorale – puntualizza Mattia Salvioni, segretario del Pd Merate, moderatore dell’incontro a cui ha preso parte anche il segretario provinciale Manuel Tropenscovino – . Sono stati illustrati i numeri del PNRR in materia di ambiente ed energia con circa 60 Miliardi di fondi stanziati sui 190 complessivi andando ad approfondire i vari punti e argomenti in esso contenuto”.

Con l’ausilio di slides, le candidate hanno quindi illustrato le proposte specifiche del Partito Democratico con un particolare focus sul tema energetico che tocca tutte le famiglie e imprese anche sul territorio lecchese. Tra queste, l’introduzione di un tetto al prezzo dell’energia grazie al disallineamento tra prezzi dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e prezzi del gas (in concerto con UE); il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità; un nuovo contratto “bolletta luce sociale” per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e gratuita fino ad un massimo di 1.350 Kwh/anno e il raddoppio del credito d’imposta per compensare per gli extra-costi delle imprese per gas e elettricità. Non solo. Tra le richieste la proroga per il quarto trimestre 2022 dei crediti d’imposta per i consumi di energia e gas delle imprese; un piano di abbattimento dei consumi energetici nel settore pubblico e accelerare l’adozione dei provvedimenti attuativi per sviluppare le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), l’azzeramento burocrazia e proposta di incentivi alle imprese che installano rinnovabili sui capannoni e nelle aree produttive, con attenzione specifica alle PMI nonché l’obiettivo di installare 85 GW di rinnovabili in più entro il 2030 per arrivare, secondo alcune stime, alla creazione di circa 500 mila nuovi posti di lavoro.

“La serata ha fornito anche l’occasione per parlare di dissesto idrogeologico che tocca anche il nostro territorio, dei problemi che abbiamo riscontrati durante l’estate circa l’approvvigionamento idrico e di come, nella transizione energetica sia necessario pensare ad un nuovo modello economico sottostante che, partendo dall’istruzione e ricerca possa creare le figure necessarie a guidare la transizione e a creare un nuovo ecosistema produttivo nazionale” conclude Salvioni.