Medie, biblioteca e Villa Confalonieri. Minoranza all’attacco sulle mancanze della Giunta

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Cambia Merate

La discussione del bilancio consuntivo ha fornito l’assist per criticare le “mancanze” della Giunta

L’adeguatezza del Collegio Manzoni come sede delle scuole medie, la location della biblioteca e il destino di Villa Confalonieri: “Tre questioni sospese”

MERATE – Tre mancanze su scuola media, biblioteca e Villa Confalonieri che sono valse un sonoro voto negativo del gruppo di minoranza sul consuntivo 2022. E’ stata lunga e corposa la discussione in consiglio comunale ieri sera, mercoledì, sul rendiconto di gestione: un confronto che si è trasformato inevitabilmente in un bilancio sulla Giunta Panzeri a poco più di un anno dalle elezioni comunali.

Assenti, oltre all’assessore Fiorenza Albani e all’ex capogruppo Paolo Centemero, anche l’ex assessore Andrea Robbiani, quanto mai stretto nei panni di semplice consigliere di maggioranza. Presenti tra il pubblico anche diversi esponenti del centrosinistra, tra cui il segretario dem cittadino Mattia Salvioni e gli ex consiglieri comunali Valeria Marinari e Lanfranco Consonni.

La surroga di Gino Del Boca

 

Tra il pubblico, prima dell’ingresso ufficiale in Consiglio, Michele Marucco

La seduta si è aperta con la surroga del consigliere Gino del Boca, il cui posto è stato preso da Michele Marucco. A ringraziare per il contributo portato in aula in questi quattro anni, il sindaco Massimo Panzeri, il capogruppo di maggioranza Alessandro Vanotti e gli assessori Alfredo Casaletto e Giuseppe Procopio con il primo che ha voluto regalare anche a Del Boca, in partenza per la Germania per motivi di lavoro, un libro.

I dati del bilancio

Il consiglio è poi è entrato nel vivo portando in discussione i provvedimenti finanziari. L’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto ha snocciolato, con l’ausilio di slides, i dati relativi al rendiconto di gestione 2022, parlando di un fondo di cassa al 31 dicembre pari a poco più di 13 milioni e 500mila euro. Sul versante della spesa corrente, la percentuale degli impegni è pari al 91,12% con la spesa del personale che ha inciso per il 22,39%. Per quanto riguarda invece la spesa complessiva in conto capitale è stata di poco più di 5 milioni di euro, con 1.148.000 euro spesi per investimenti. Cancellati nel corso del 2022 residui passivi per 538.464 euro: di conseguenza è aumentata anche la parte disponibile dell’avanzo libero.
L’esercizio finanziario 2022 si è chiuso con un risultato di amministrazione pari a poco più di 10 milioni e 600mila euro.

L’assessore Alfredo Casaletto

Castelli e la disamina delle mancanze

Cifre che il capogruppo di minoranza non ha voluto assolutamente mettere in discussione, approcciandosi alla questione con un’altra prospettiva: “Il consuntivo è l’atto con cui si valutano i risultati raggiunti rispetto alle previsioni fatte. E non si può quindi non parlare di assenze. La prima, storica, è quella riguardo alla visione futura della scuola media Manzoni. Si continuano a programmare interventi di manutenzione senza sapere se quei locali saranno sufficienti e idonei a ospitare la scuola tra 20 anni rispondendo alle esigenze dei ragazzi. Evito di parlare della situazione della palestra, che lascio al sindaco”.

Tra i temi sospesi, anche quello della biblioteca, confinata in una location angusta, senza un accesso decoroso e di villa Confalonieri, il cui destino appare impantanato nelle sabbie mobili dopo la mancata concessione di un finanziamento con un bando del Pnrr: “Ma a parte il mancato arrivo del contributo, non abbiamo neanche capito cosa si intendeva con polo culturale museale”.

Villa Confalonieri
Villa Confalonieri

L’altra grande mancanza, il Peba

Castelli ha quindi sentenziato: “Sono tre mancanze che indirizzano in maniera chiara la nostra valutazione sul bilancio”. A corroborare il voto negativo anche il mancato aggiornamento sull’iter del Pgt, l’assenza di un piano della mobilità e del progetto per i trasporti a chiamata. Non solo. Cambia Merate è voluta tornare anche sul tema della mancata stesura del Peba, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche e sui lavori in corso nella piazza davanti al Comune spacciati come abbattimento delle barriere. “I soldi sono sempre di tutti” ha ribadito Castelli, rispondendo al comunicato diffuso dal capogruppo di maggioranza Alessandro Vanotti ponendo dei dubbi poi sulla sicurezza pedonale una volta che il livello stradale di viale Lombardia e via Viganò verrà innalzato a livello della piazza.

L’intervento in corso davanti al Municipio

Un tema su cui si è aggiunta anche la considerazione sull’asilo nido parlando, così come ribadito anche dalla consigliera Patrizia Riva, di occasione persa nel non aver partecipato al bando Pnrr per gli asili nido pensando così di potenziare il numero di posti attualmente presenti all’asilo nido comunale Girotondo. “Si parla tanto di natalità: questo è un ambito in cui l’offerta deve essere pronta prima della domanda, altrimenti si rischia di non arrivare in tempo”.

L’assessore Maggioni su scuole medie e asilo nido

Un’ipotesi bocciata dall’assessore al Welfare Franca Maggioni che in maniera perentoria ha ribadito di avere una “visione diversa sia sulla scuola media che sull’asilo nido. Negli ultimi tre anni sono sempre nati meno di 100 bambini a Merate. Con questo trend, già le attuali elementari saranno sovrastimate, figuriamoci le medie. Ricordo anche che creare un grande asilo comporterebbe anche implementare i costi per le utenze senza poi aver i fruitori”.

A rafforzare l’analisi dell’assessore anche il collega al Bilancio Casaletto che ha voluto evidenziare come nel settore welfare e istruzione siano stati investiti dall’amministrazione comunale circa 5 milioni di euro.

Il vice sindaco Giuseppe Procopio si è inserito nel dibattito rispondendo sul Pgt (“Abbiamo promosso due incontri aperti ai gruppi consiliari per far visionare le istanze pervenute e ci aggiorneremo a breve sul piano delle regole e sul piano dei servizi con incontri pubblici e commissioni”) evidenziando come sulla “nuova piazza dovremmo andarne fieri tutti”.

La replica di Panzeri

Corposa infine la replica del sindaco Panzeri: “La minoranza parla di mancanze, ma potrei fare un lungo elenco di opere realizzate. Mi limito invece a evidenziare una grossa capacità di intercettare risorse esterne, favorita indubbiamente da un momento storico importante. Siamo stati capaci di ottenere due milioni di euro tramite il Pnrr: questa è una grande opportunità che abbiamo colto. Anche nel caso dello stanziamento destinato alla riqualificazione di piazza degli Eroi sono fondi che abbiamo intercettato e che altrimenti sarebbero andati altrove come successo per Villa Confalonieri”.

Il primo cittadino ha difeso anche quanto promosso per la scuola media Manzoni: “Lavoriamo costantemente per far sì che questa scuola risponda alle esigenze tecnologiche e strutturali di una scuola moderna: lo dimostrano gli interventi attualmente in corso o quelli appena fatti sul cortile e sui serramenti”.
Panzeri ha anticipato anche l’intenzione di recuperare gli affreschi del Collegio Manzoni bussando alla porta della fondazione comunitaria lecchese.
Il sindaco non si è tirato via neppure sulla questione della biblioteca: “Le do ragione, ma ricordo che chi ha deciso di portare qui il Comune ha gettato al vento il progetto precedente che prevedeva la trasformazione di questo palazzo in un centro culturale dotato di biblioteca. Una scelta che stiamo ancora pagando. Concordo che la biblioteca debba restare in una posizione centrale e ci impegneremo a trovare nuovi spazi, senza però tornare indietro su quanto fatto finora”.

La questione della nuova palestra delle scuole medie

Infine, l’ultimo chiarimento sulla nuova palestra delle scuole medie pronta, ma ancora chiusa, per problemi registrati sul collaudo. “Questa volta sono io che le devo un caffè” ha rimarcato ricordando il precedente relativo alla sistemazione di via Pascoli. “Purtroppo è un cantiere partito male e che ora si sta concludendo tra molte fatiche. C’è questo problema sulla luminosità che non raggiunge il livello richiesto”.

Prima di passare ai voti, il consigliere di minoranza Roberto Perego ha voluto ricordare perché l’amministrazione Albani (“in cui ero l’ultimo, così come oggi” ha aggiunto riferendosi neanche troppo velatamente all’importanza) avesse scelto di spostare gli uffici comunali da Villa Confalonieri a Palazzo Tettamanti: “C’era stata un’intimazione da parte dei Vigili del Fuoco per la chiusura del secondo piano per l’assenza di vie di fuga in caso di incendio. Gli uffici vennero trasferiti qui perché lo stabile era a disposizione e perché stava anche tramontando l’ipotesi di creare uno spazio espositivo tramite un gallerista svizzero”.
La discussione si è conclusa con il voto contrario dei cinque consiglieri di minoranza.