Merate, mozione di Più Prospettiva sul buco di Retesalute

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La mozione verrà discussa martedì in consiglio comunale

Tre i punti affrontati nel documento presentato dal gruppo di maggioranza Più Prospettiva

 

MERATE – Una mozione per discutere della situazione economico-finanziaria e gestionale dell’Azienda Speciale Retesalute. L’hanno presentata i consiglieri del gruppo di maggioranza “Più Prospettiva – Panzeri Sindaco” chiedendo che il provvedimento venga discusso martedì prossimo, 9 giugno, in occasione del consiglio comunale riunito alle 19.

La mozione nasce dalla volontà di approfondire la questione del buco di bilancio di quasi 4 milioni di euro emerso nelle ultime assemblee, quando è anche emerso come la predisposizione del bilancio 2020 di Retesalute sia sospensivamente condizionato all’espressione di una chiara volontà da parte dei soci in ordine al ripianamento delle corpose esposizioni debitorie maturate. Durante l’ultimo incontro, andato in scena lunedì scorso in Auditorium, è stato anche distribuito ai soci l’elenco delle somme che dovrebbero versare per ripianare il debito. Per Merate si tratterebbe di  riconoscere un debito fuori bilancio pari a circa 450.000 euro.

Da qui la richiesta del gruppo di maggioranza attraverso la mozione presentata dal capogruppo Paolo Centemero di porre in essere, prima di procedere all’eventuale risanamento del debito dell’Azienda Speciale Retesalute, le più opportune azioni, anche mediante la proposizione di esposti e denunce alle competenti Autorità volte ad acclarare le responsabilità in ordine alle cause dell’ingente esposizione debitoria. Non solo, ma la richiesta è quella di individuare “soluzioni alternative, legittimamente perseguibili, finalizzate al risanamento del debito dell’azienda che consentano, nel rispetto dei preminenti interessi pubblici, l’erogazione dei servizi al territorio e la tutela della posizione dei lavoratori”. Infine, una richiesta che volge al futuro: “Al fine di garantire sia la massima trasparenza della modalità di erogazione e gestione dei servizi socio-assistenziali, sia un elevato grado di qualità effettivamente percepibile dagli utenti, chiede di valutare l’affidamento di nuovi servizi da conferire o il rinnovo dei servizi in essere, attraverso gare aperte di evidenza pubblica”.

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