Merate, Panzeri critico sui buoni spesa: “Non è neanche l’antipasto di quello che serve”

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“Fatemi fare in questo momento il leghista vecchio stampo, ma questa volta il Nord ha bisogno di più”

Il sindaco ha fatto i conti della serva: “In base alla cifra che verrebbe attribuita a noi a Merate solo 166 potranno beneficiare dei buoni spesa”

 

MERATE – “Sembrano cifre roboanti, ma facendo due conti, solo 166 persone beneficeranno a Merate di questi buoni spesa. Decisamente poche su una popolazione di 14mila abitanti. Spero che questo sia solo l’inizio”. Massimo Panzeri, sindaco di Merate, storce il naso e boccia l’enfasi con cui il premier Giuseppe Conte ha annunciato sabato sera la misura straordinaria dei buoni spesa da 300 euro in favore delle famiglie.

“Non è il momento di fare polemiche, né di fare critiche – aggiunge il primo cittadino -. Mi permetto solo di stoppare le false illusioni che questo annuncio potrebbe alimentare in molte persone. In base a quanto dichiarato dal Governo a un Comune come Merate spetterebbero 50mila euro per erogare buoni spesa da 300 euro ciascuno. Il che vuol dire che i beneficiari saranno 166. Con quale criterio poi, lo vedremo domani”.

L’ennesimo decreto annunciato nel fine settimana

Panzeri non nasconde di esser un po’ infastidito anche dai continui decreti, annunciati sempre nel fine settimana. “Anche noi sindaci veniamo a conoscenza di queste decisioni dalla televisione senza neppure poter confrontarci con gli uffici per capirne l’attuazione”. Per Panzeri la drammaticità della situazione attuale, con l’emergenza coronavirus che ha chiamato in causa in primis la Lombardia, merita di essere affrontata mettendo al primo posto dell’agenda politica le criticità e le difficoltà di chi si trova, più di altri, in difficoltà.

“La locomotiva d’Italia ha bisogno di essere alimentata”

“Definitemi pure un leghista di vecchio stampo, ma questa volta il Nord ha oggettivamente bisogno e si aspetta un aiuto concreto. Famiglie, imprese, professionisti, artigiani non ce la possono fare a ripartire, una volta superata l’emergenza, con le loro gambe. Questa volta la locomotiva d’Italia ha bisogno di essere alimentata per non trovarci a piangere anche morti economiche. Il Nord ha dato troppo volte, adesso chiede e pretende”.

Il primo cittadino leghista di Merate è un fiume in piena e critica anche lo stanziamento annunciato di 4,3 miliardi. “Altro non sono che soldi già dei Comuni. Il Governo dovrebbe dare, questo sì, la possibilità di spesa senza vincoli di spesa corrente o conto capitale. Noi sindaci chiediamo solo di poterli utilizzare senza che anche questi finiscano nel calderone degli enti in dissesto”.

“Di fronte a un’emergenza di questo tipo serve uno sforzo senza precedenti”

E conclude: “Noi Comuni siamo l’ultimo anello della catena e ci dobbiamo confrontare quotidianamente con i cittadini. Facciamo quello che possiamo nei limiti delle nostre competenze. Come amministrazione abbiamo già annullato le rette dell’asilo nido e interverremmo anche sulla Tari. Ma non possiamo essere lasciati da soli. Abbiamo bisogno di tutti, dalla Regione allo Stato. Siamo di fronte a un evento senza precedenti. Basti pensare che sono state rinviate perfino le Olimpiadi. E’ chiaro che di fronte a un’emergenza di questo tipo è necessario un sforzo senza precedenti. Quindi quanto annunciato sabato sera è un primo passo ma non basta. Non è neanche un antipasto di quello che serve”.