Merate, question time sui droni. Panzeri: “Tutto regolare”, ma Perego non è soddisfatto

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Discussione in Consiglio sull’utilizzo dei droni in ausilio alle attività della Polizia locale

1.600 le persone fermate dagli agenti del Comando di piazza degli Eroi dall’11 marzo a oggi: 90 le sanzioni

MERATE – “Non trovo corretto che un privato venga chiamato dalla Polizia locale a svolgere questo tipo di attività. E ritengo anche che vada applicato un principio di proporzionalità: va bene usare questi mezzi in zone impervie, ma non certo in centro città, posizionandolo sopra un terrazzo privato con evidenti ripercussioni per ciò che riguarda la violazione di domicilio”.

E’ stato il consigliere di minoranza Roberto Perego, di professione avvocato, a portare al centro del dibattito ieri sera in Consiglio comunale, la vicenda relativa all’utilizzo, da parte del comando della polizia locale, dei droni in ausilio alle attività di controllo svolto dagli agenti. Con un question time presentato pochi giorni fa, il gruppo di minoranza di Cambia Merate ha chiesto ragguagli su punto, a tutela soprattutto delle questioni legate alla privacy e alla eventuale diffusione di dati.

A rispondere il sindaco Massimo Panzeri: “Vi voglio rassicurare sul fatto che sono stati rispettati tutti gli aspetti normativi. Anzi, ho perfino ricevuto personalmente dal questore i complimenti per aver comunicato preventivamente l’intenzione di svolgere questo tipo di attività”. Panzeri ha approfittato del question time per precisare che l’attività svolta dalla Polizia locale per monitorare il rispetto dei dispositivi anti covid 19 sono in carico a Prefetto e Questore. “Sono funzioni di ordine pubblico grazie alle quali è stato possibile controllare 1600 persone e accertare, dall’11 marzo, 90 violazioni. Tra queste, ci sono anche 6 denunce, poi depenalizzate”.

Quanto alle domande specifiche sui droni, Panzeri ha ribadito che la funzione svolta era di ordine pubblico: “Il nome del pilota è stato comunicato, così come tutti i voli effettuati. Le immagini non vengono archiviate e quelle diffuse, tra cui anche un breve video, non riguardano persone. Il drone inoltre è usato a titolo informativo dando modo alla Polizia locale di intervenire per eventuali accertamenti”. Per il sindaco, insomma, nulla è stato violato. Un parere non condiviso da Perego che ha ribadito di ravvedere, almeno in un caso, la violazione di domicilio.