Merate, Tomalino escluso dalla lista: “Presenza non gradita a qualcuno”

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MERATE – La sua presenza in lista è stata definita non gradita a qualcuno. E così da tecnicamente disponibile l’assessore uscente ai Servizi sociali John Patrick Tomalino si è trovato fuori dai giochi elettorali.

John Patrick Tomalino

La decisione gli è stata comunicata ieri, giovedì, direttamente dal capogruppo di Più Merate Alfredo Casaletto. “Non l’ho presa certo bene – ammette l’assessore, da dieci anni impegnato a livello amministrativo a Merate – Mi spiace perché in questi anni ho sempre lavorato mettendo al centro l’interesse del nostro territorio”. Un’esperienza maturata anche come vice presidente del Distretto dei sindaci, portando avanti tematiche e questioni molto delicate, come sono tutte quelle afferenti ai servizi sociali.

“Ho lavorato per il territorio al di là degli schieramenti”

“Posso dire di aver lavorato sempre trasversalmente al di là degli schieramenti politici”. Definito in consiglio comunale un mistero dal consigliere di minoranza Massimo Panzeri, prossimo candidato sindaco della compagine di Forza Italia e Lega che ha escluso proprio Tomalino dalla lista, l’assessore rivendica con orgoglio la riservatezza con cui ha portato avanti la sua missione amministrativa. “Penso che con le sue pagelle Panzeri mi abbia fatto il miglior complimento possibile per un assessore ai Servizi sociali. Il settore in cui opero è tale che se non si alza la polvere vuol dire che si è lavorato bene”. Quanto all’ospedale, di cui sempre secondo Panzeri Tomalino si sarebbe interessato poco, l’assessore puntualizza: “Forse è lui a non conoscere bene la realtà del nostro ospedale”.

“Non sparisco e sono pronto a tutto”

Forte del motto “Ad omnia paratus”, ovvero pronto a tutto, Tomalino precisa: “Non sparisco di certo, continuerò a impegnarmi per tutto il territorio, andando oltre la logica di condominio. Sono per una Merate aperta al colloquio e alla collaborazione con il territorio, al di là degli schieramenti. Non è un problema restare in panchina per cinque anni anche perché ho la consapevolezza di aver lavorato bene in tutti questi anni”. Quanto all’ipotetica quarta lista, definita comunque molto poco probabile, Tomalino precisa: “Valuterei una eventuale proposta mettendo sul piatto le competenze maturate in questi anni senza transigere però su alcuni temi, come l’accoglienza, su cui le mie posizioni non sono certamente quelle di Salvini”. Di certo la sua esclusione farà molto discutere. Anche perchè con l‘uscita di scena dell’assessore Massimiliano Vivenzio, la lista di Massimo Panzeri perde due uomini importanti dalla lunga esperienza amministrativa.