Osnago, 215 persone aiutate nell’emergenza covid: i dati in Consiglio

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Primo consiglio comunale ieri, mercoledì, dopo la prima fase di emergenza covid: la seduta trasmessa in diretta

I consiglieri di minoranza hanno chiesto maggiore trasparenza nell’erogazione dei fondi. Brivio: “Una volta stabiliti i criteri, la politica fa un passo indietro”

 

OSNAGO – 91 domande presentate, di cui 74 accolte per un totale di 215 persone aiutate (compresi 17 minori sotto i 3 anni) con borse alimentari e buoni spesa. Sono questi i numeri snocciolati ieri sera, mercoledì, in consiglio comunale dall’assessore al Welfare Antonella Rampichini nell’illustrare come sono stati utilizzati i 25mila euro erogati al Comune di Osnago tramite l’ordinanza della Protezione civile per la solidarietà alimentare.

Il Consiglio comunale a porte chiuse

L’argomento è stato al centro della discussione in consiglio, convocato a porte chiuse (ma trasmesso in diretta Facebook) per rispettare le indicazioni sul distanziamento sociale, in cui è stata ratificata la delibera di Giunta del 3 aprile scorso in cui venivamo incorporati a bilancio i fondi governativi. Una somma di denaro a cui vanno aggiunti gli oltre 7mila euro raccolti attraverso al conto corrente appositamente aperto dall’amministrazione comunale per ottenere donazioni, grazie al quale è stato possibile ampliare il numero di aiuti alimentari da assegnare a persone e nuclei famigliari che sono o permangono in situazione di forte disagio socio-economico a causa della crisi sanitaria, con priorità a quelli che non hanno ricevuto aiuti nella prima fase.

Il grazie ai volontari

Dopo aver rivolto un pensiero commosso agli osnaghesi morti a causa del covid 19, il sindaco Paolo Brivio ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto dai volontari nel gestire la fase dell’emergenza. L’assessore Rampichini ha ricordato di come sia stato dato incarico all’associazione Il Pellicano di gestire l’erogazione di questi aiuti con il supporto dei volontari della Protezione Civile e di altre associazioni del paese. In questo modo è stato possibile sgravare i servizi sociali da incombenze organizzative permettendo di poter analizzare in maniera approfondita le domande pervenute.

Astenuta la minoranza di Orgoglio Osnago

Il capogruppo di minoranza di Orgoglio Osnago ha annunciato il voto di astensione sul punto: “Non perché non sia stato giusto erogare questi fondi – ha puntualizzato Marco Riva – Ma perché siamo stati esclusi da questa fase. Chiediamo a gran voce che venga garantita la massima trasparenza per l’utilizzo di questi fondi e ci auspichiamo di venire coinvolti in futuro nella gestione della nuova fase”. In particolar modo i consiglieri di minoranza hanno auspicato maggiori controlli al fine di evitar che gli aiuti possano andare a chi non ne abbia effettivamente bisogno.

Criteri trasparenti applicati dagli uffici

L’assessore ha replicato: “Abbiamo fatto il massimo possibile e ci saranno ulteriori controlli”. Le ha fatto eco il sindaco, aggiungendo: “Abbiamo previsto ulteriori criteri rispetto a quelli previsti da altri Comuni del Meratese per l’elargizione di questi contributi. Le decisioni sulle assegnazioni sono state prese in base a criteri dati dalla politica ma applicati dall’assistente sociale. Alla minoranza che critica il fatto di non essere stata coinvolta, rispondo dicendo che non abbiamo coinvolto soggetti politici e non c’è stata alcuna discrezionalità politica nell’assegnazione dei fondi.